ITALIA
Radio24
Immigrazione, Gentiloni: "Stabilizzare la Libia. Gheddafi? Intervenuti senza pensare a conseguenze"
Porta dell'immigrazione verso l'Europa, la Libia va stabilizzata. Lo ha ribadito Gentiloni mentre l'Italia, che da gennaio ha accolto 16 mila profughi, ieri ne ha visti morire altri dieci nelle acque del Canale di Sicilia. Il ministro accusa Triton - insufficiente - e placa le polemiche - non ci sono informazioni di intelligence che attestino la presenza di terroristi tra i migranti.
la tragedia degli sbarchi non conosce fine nel suo doppio percorso - le partenze continue dalla Libia e i centri di accoglienza in Italia al collasso - il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni interviene ai microfoni di Radio24 parlando di Triton - che definisce insufficiente - della Libia - che va stabilizzata - e dell'intervento per rovesciare Gheddafi - fatto "senza avere in mente che cosa sarebbe successo".
Triton "non è la soluzione adeguata"
Il problema dell'immigrazione "va risolto alla radice" ha detto Gentiloni: "E' un po' poco che una superpotenza economica come l'Ue spenda 3 milioni al mese - ha aggiunto, ribadendo che vanno colpite - "le organizzazioni che fanno questo traffico". E tranquillizza chi ipotizza la presenza di terroristi tra i migranti: l'intelligence - ha detto - non lo conferma.
Libia da stabilizzare
Libia tetris, Libia nel caos, Libia ingovernabile. Milizie locali e rivali, Isis, lotte intestine e un lavoro difficilissimo nelle mani dell'inviato Onu Bernardino Leon. L'ex feudo di Gheddafi è allo stremo politico mentre le partenze sono più che all'ordine del giorno. Gentiloni ribadisce l'unica via di lavoro: "Dobbiamo stabilizzare la Libia e a livello internazionale".
Caduta di Gheddafi: intervento senza pensare alle conseguenze
In Libia "certamente siamo intervenuti senza avere in mente cosa sarebbe successo" con "un'iniziativa presa all'inizio dalla Francia". Paolo Gentiloni risponde così a Radio 24 ad una domanda sull'intervento in Libia che portò alla caduta di Gheddafi. In quel momento - ha aggiunto - "il governo italiano era debole, non aveva forza di opporsi, erano gli ultimi mesi del governo Berlusconi".
Mentre
Triton "non è la soluzione adeguata"
Il problema dell'immigrazione "va risolto alla radice" ha detto Gentiloni: "E' un po' poco che una superpotenza economica come l'Ue spenda 3 milioni al mese - ha aggiunto, ribadendo che vanno colpite - "le organizzazioni che fanno questo traffico". E tranquillizza chi ipotizza la presenza di terroristi tra i migranti: l'intelligence - ha detto - non lo conferma.
Libia da stabilizzare
Libia tetris, Libia nel caos, Libia ingovernabile. Milizie locali e rivali, Isis, lotte intestine e un lavoro difficilissimo nelle mani dell'inviato Onu Bernardino Leon. L'ex feudo di Gheddafi è allo stremo politico mentre le partenze sono più che all'ordine del giorno. Gentiloni ribadisce l'unica via di lavoro: "Dobbiamo stabilizzare la Libia e a livello internazionale".
Caduta di Gheddafi: intervento senza pensare alle conseguenze
In Libia "certamente siamo intervenuti senza avere in mente cosa sarebbe successo" con "un'iniziativa presa all'inizio dalla Francia". Paolo Gentiloni risponde così a Radio 24 ad una domanda sull'intervento in Libia che portò alla caduta di Gheddafi. In quel momento - ha aggiunto - "il governo italiano era debole, non aveva forza di opporsi, erano gli ultimi mesi del governo Berlusconi".