ITALIA
Individuati i veri genitori
Scambio embrioni al Pertini: test Dna conferma l'errore
La donna che ha denunciato il presunto scambio di embrioni sta quindi portando avanti una gravidanza con due gemelli biologicamente non suoi
Roma
Gli esami del Dna confermano lo scambio di embrioni all' ospedale Pertini. E' quanto apprende l'Ansa. La donna che ha denunciato il presunto scambio di embrioni sta quindi portando avanti una gravidanza con due gemelli biologicamente non suoi.
Il test del Dna e della saliva ha permesso di individuare la coppia dei veri genitori biologici. "I risultati delle analisi predisposte dalla Commissione interistituzionale istituita ed eseguite dal Prof. Novelli Rettore dell'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" e dalla sua eequipe in collaborazione con la Prof.ssa Grammatico della Sapienza/San Camillo - si legge nella nota della Asl Roma B - confermano l'incompatibilità genetica riscontrata presso il Centro Sant'Anna della ASL RMA ed hanno dimostrato la compatibilità genetica con una delle coppie coinvolte nella seduta interessata".
Somiglianza tra i cognomi forse la causa dell'errore
Una forte somiglianza tra i cognomi delle due diverse coppie potrebbe essere stata la causa dell'errore. Questo elemento era già emerso nei giorni scorsi, ma al momento ancora si indaga sui responsabili materiali dello sbaglio.
Esclusa la coppia che aveva esposto denuncia
I genitori biologici dei gemelli non sono la coppia che non era riuscita a ottenere una gravidanza con la fecondazione assistita, e che aveva presentato una denuncia alla procura di Roma attraverso l'avvocato Pietro Nicotera, dopo che era scoppiato il
caso. La donna infatti era stata sottoposta al trattamento di fecondazione assistita al Pertini il 4 dicembre scorso, mentre lo scambio è avvenuto nei giorni seguenti, forse il 5 o 6 dicembre.
Nominato nuovo responsabile del centro
"Alle due coppie coinvolte - continua la nota della Asl Roma B - va tutta la nostra sincera solidarietà garantendo loro tutta l' eventuale assistenza professionale. I risultati delle analisi effettuate unitamente ai riscontri procedurali delle operazioni svolte durante la seduta di trasferimento degli embrioni escludono il coinvolgimento delle altre coppie che sono state prontamente informate. Per quanto riguarda gli aspetti organizzativi la Direzione di concerto con la Commissione interistituzionale, ha provveduto alla nomina di un nuovo responsabile della struttura della Procreazione Medicalmente Assistita, rafforzato le procedure e confermato il fermo degli arruolamenti, riservandosi l'adozione di tutti gli ulteriori provvedimenti ritenuti necessari anche alla luce dell'indagine ministeriale". Il nuovo responsabile è Emilio Pittarelli, già nell'équipe di Ostetricia e ginecologia della Asl Rm/B, lo ha dichiarato il direttore generale della Asl, Vitaliano De Salazar.
Sospese tutte le prime visite inerenti la fecondazione
All'ospedale Pertini di Roma sono state sospese le prime visite per le fecondazioni riguardo a nuove coppie. E' il provvedimento dell'ospedale all'indomani dei risultati del test del dna che confermano lo scambio di embrioni.
Nuove misure per aumentare sicurezza
Codici di identificazioni per le coppie e limite di tre coppie al giorno su cui intervenire: Sono le nuove misure prese dal direttore generale della Asl Roma B, Vitaliano De Salazar, per aumentare la sicurezza del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita dell'ospedale Pertini di Roma.
Legge italiana: il figlio è di chi partorisce
"La legge dice che figlio è di chi lo partorisce", quindi la mamma che sta portando avanti la gestazione "non rischia di perdere i figli. Può perderli solo se decide di interrompere la gravidanza", mentre "la mamma genetica non ha nessun titolo, dal punto di vista giuridico, di rivendicare nulla". E' chiaro in merito a cosa dice la legge sul caso dello scambio di embrioni ha affermato il giudice costituzionale Ferdinando Santosuosso.
Esposto di Codacons contro il Pertini
Il Codacons ha depositato un esposto alla Procura di Roma nei confronti del Pertini, per verificare "se siano ravvisabili nei confronti della Regione e della Asl competente diverse fattispecie penalmente rilevanti come l'omissione di atti d'ufficio e la violazione della legge 40".
Il test del Dna e della saliva ha permesso di individuare la coppia dei veri genitori biologici. "I risultati delle analisi predisposte dalla Commissione interistituzionale istituita ed eseguite dal Prof. Novelli Rettore dell'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" e dalla sua eequipe in collaborazione con la Prof.ssa Grammatico della Sapienza/San Camillo - si legge nella nota della Asl Roma B - confermano l'incompatibilità genetica riscontrata presso il Centro Sant'Anna della ASL RMA ed hanno dimostrato la compatibilità genetica con una delle coppie coinvolte nella seduta interessata".
Somiglianza tra i cognomi forse la causa dell'errore
Una forte somiglianza tra i cognomi delle due diverse coppie potrebbe essere stata la causa dell'errore. Questo elemento era già emerso nei giorni scorsi, ma al momento ancora si indaga sui responsabili materiali dello sbaglio.
Esclusa la coppia che aveva esposto denuncia
I genitori biologici dei gemelli non sono la coppia che non era riuscita a ottenere una gravidanza con la fecondazione assistita, e che aveva presentato una denuncia alla procura di Roma attraverso l'avvocato Pietro Nicotera, dopo che era scoppiato il
caso. La donna infatti era stata sottoposta al trattamento di fecondazione assistita al Pertini il 4 dicembre scorso, mentre lo scambio è avvenuto nei giorni seguenti, forse il 5 o 6 dicembre.
Nominato nuovo responsabile del centro
"Alle due coppie coinvolte - continua la nota della Asl Roma B - va tutta la nostra sincera solidarietà garantendo loro tutta l' eventuale assistenza professionale. I risultati delle analisi effettuate unitamente ai riscontri procedurali delle operazioni svolte durante la seduta di trasferimento degli embrioni escludono il coinvolgimento delle altre coppie che sono state prontamente informate. Per quanto riguarda gli aspetti organizzativi la Direzione di concerto con la Commissione interistituzionale, ha provveduto alla nomina di un nuovo responsabile della struttura della Procreazione Medicalmente Assistita, rafforzato le procedure e confermato il fermo degli arruolamenti, riservandosi l'adozione di tutti gli ulteriori provvedimenti ritenuti necessari anche alla luce dell'indagine ministeriale". Il nuovo responsabile è Emilio Pittarelli, già nell'équipe di Ostetricia e ginecologia della Asl Rm/B, lo ha dichiarato il direttore generale della Asl, Vitaliano De Salazar.
Sospese tutte le prime visite inerenti la fecondazione
All'ospedale Pertini di Roma sono state sospese le prime visite per le fecondazioni riguardo a nuove coppie. E' il provvedimento dell'ospedale all'indomani dei risultati del test del dna che confermano lo scambio di embrioni.
Nuove misure per aumentare sicurezza
Codici di identificazioni per le coppie e limite di tre coppie al giorno su cui intervenire: Sono le nuove misure prese dal direttore generale della Asl Roma B, Vitaliano De Salazar, per aumentare la sicurezza del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita dell'ospedale Pertini di Roma.
Legge italiana: il figlio è di chi partorisce
"La legge dice che figlio è di chi lo partorisce", quindi la mamma che sta portando avanti la gestazione "non rischia di perdere i figli. Può perderli solo se decide di interrompere la gravidanza", mentre "la mamma genetica non ha nessun titolo, dal punto di vista giuridico, di rivendicare nulla". E' chiaro in merito a cosa dice la legge sul caso dello scambio di embrioni ha affermato il giudice costituzionale Ferdinando Santosuosso.
Esposto di Codacons contro il Pertini
Il Codacons ha depositato un esposto alla Procura di Roma nei confronti del Pertini, per verificare "se siano ravvisabili nei confronti della Regione e della Asl competente diverse fattispecie penalmente rilevanti come l'omissione di atti d'ufficio e la violazione della legge 40".