MONDO
Intervista a Elina Makri, giornalista greca
Scenari post referendum in Grecia. Un governo di unità nazionale guidato da Syriza? Poco plausibile
La reporter ellenica spera in una vittoria del sì ma è convinta che il risultato della consultazione non sia assolutamente prevedibile. Tsipras che scarica Varoufakis? Tutto è possibile
Cosa pensa dei sondaggi?
Non posso rispondere sulla credibilità dei sondaggi relativi all'esito del referendum. Non conosco il metodo utilizzato e l'arco di tempo in cui sono state realizzate le ricerche di opinione. Quello che è evidente è che le cose cambiano di continuo e nuovi eventi spuntano all'improvviso con rapidità. È vero che il sì viene stimato attorno al 44,8 per cento. Ma per i cittadini greci il no vuol dire la fine delle ricette di austerità che stanno annientando l'economia ellenica e provocando enormi sofferenze sociali. In sostanza l'esito del referendum è imprevedibile.
Ritiene possibile che all'indomani del referendum Tsipras scarichi Varoufakis?
Tutto è possibile, soprattutto perché negli ultimi giorni molti eventi che non erano prevedibili stanno accadendo. E alcuni li conosceremo dopo la Mezzanotte di domenica. Certo, Varoufakis sembra aver preso l'impegno di rassegnare le dimissioni nel caso di vittoria del sì.
Ritiene plausibile che Syriza sia già a lavoro per formare un governo di unità nazionale?
Un governo di unità nazionale non rientra molto nei programmi e nella tattica di Syriza. Allo stesso modo i cittadini greci non hanno grande conoscenza dei progetti di governo di Alexis Tsipras. All'inizio la maggioranza dell'opinione pubblica ha accolto positivamente l'attitudine al negoziato con l'Unione Europea, ma non è mai stata favorevole alla rottura totale con l'Ue e-o con la Troika. Un'ipotesi di unità nazionale richiede peraltro un'unione di intenti, che sono molto meno evidenti dei conflitti all'interno dell'attuale esecutivo. (Già formato dall'accordo tra Syriza, formazione di sinistra, e Greci indipendenti, euroscettici di centro-destra.
Quale futuro personalmente intravede per il suo Paese?
C'è uno scenario nel quale spero: che i miei compatrioti votino per il sì e vi sia un governo responsabile in grado di negoziare sui temi essenziali. Personalmente non condivido i piani della Troika, non mi sento reponsabile e non penso che la mia generazione sia responsabile degli errori commessi dalla vecchia classe dirigente - ma mi rendo conto che serve una nuova classe dririgente capace di gestire i rapporti diplom cosa in cui il governo Tsipras ha fallito. Non è possibile andare a trattare con lo spirito della protesta di piazza.