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MONDO

Referendum in Scozia, è battaglia di volantini

Scozia: secessionisti pronti all'ultimo blitz per per il "sì" al referendum

Il referendum sul'indipendenza scozzese si terrà il 18 settembre
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In Scozia la febbre da referendum è altissima. E così, nel batti e ribatti tra inglesi e scozzesi, e tra unionisti e secessionisti, questi ultimi hanno deciso di mettere il piede sull'acceleratore. 

Secondo il Times di Londra gli indipendentisti sarebbero infatti pronti a lanciare una campagna pubblicitaria martellante nelle ultime 48 ore prima del referendum: 2 milioni e mezzo di volantini e 300 cartelloni in tutta la Scozia per chiedere di votare "sì". Una macchina organizzativa che potrebbe cogliere di sorpresa i fautori del "no", in chiaro svantaggio numerico, con 1 milione e mezzo di volantini e 200 cartelloni. In questo delicato gioco di numeri, l'obiettivo numero uno è la caccia agli indecisi, stimati intorno a 500 mila elettori. 

Il "sì" ha vinto la campagna dei cartelloni", ha dichiarato John Curtice, docente di Scienze politiche all'University of Strathclyde. A suo parere, il fronte del "no" ha avrebbe sbagliato strategia, puntando tutto sui focus group, che si limitano a studiare l'elettorato, ma senza avere un rapporto diretto con i votanti.

La "battaglia dei volantini" è l'ultima puntata di una lotta senza esclusione di colpi tra unionisti e secessionisti. Ai ripetuti appelli a restare nell'Unione del premier inglese Cameron e di parte dell'establishment britannico, ha fatto da contraltare la sicurezza ostentata dal Primo ministro scozzese che ha parlato di "occasione storica e irripetibile per il Paese".

 
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