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POLITICA

La riforma in Senato

Scuola, al via il voto di fiducia. Protesta delle opposizioni in aula

Boschi pone la fiducia al Senato sul maxiemendamento. Il testo della riforma dovrà poi tornare alla Camera per il via libero definitivo già calendarizzato per l'8 luglio. Blitz delle sigle sindacali e dell'Unione degli Studenti al ministero dell'istruzione

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Al Senato è iniziata la chiama sul voto di fiducia posta dal governo al maxiemendamento che sostituisce interamente il ddl di Riforma della Scuola ma è subito bagarre in aula durante l'intervento della senatrice Pd, Francesca Puglisi, relatrice del ddl Scuola in Commissione. I due senatori del Pd, Walter Tocci e Corradino Mineo, non partecipano al voto: "Non voteremo la fiducia al governo per la scuola in Senato perchè non possiamo accettare un'altra riforma finta, una nuova rottura con milioni di elettori, l'ennesima mortificazione del Parlamento". Anche i senatori di Forza Italia, che alla prima chiama non hanno partecipato al voto, ora votano contro. 

La protesta del M5S, contestato anche Napolitano
Al saluto rivolto dal presidente Grasso a un gruppo di professori arrivati in tribuna, dal M5S è salito il grido "onestà onesta". Grasso ha richiamato tutti all'ordine. I più contestati gli ex M5S e e gli ex FI Sandro Bondi e Manuela Repetti. "Sono manifestazioni di intolleranza. Quella libertà che tutti noi vogliamo difendere poi la buttiamo via così'", ha detto il presidente del Senato. Il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, vota sì alla fiducia e l'aula del Senato lo contesta. Dai banchi del Movimento 5 Stelle al momento del passaggio del senatore a vita al banco della presidenza si sono alzati cori e urla, che hanno costretto il presidente Grasso a richiamare all'ordine.

Corteo bloccato: Sel e sindacati tra manifestanti e polizia
Il capogruppo alla Camera di Sel, Arturo Scotto, alcuni dirigenti sindacali e una delegazione di parlamentari Sel si è frapposta tra i manifestanti della scuola e il cordone di poliziotti che blocca il corteo in largo Sant'Andrea della Valle all'inizio di corso Rinascimento a Roma: "Siamo qui in piazza con i docenti, con tutte le organizzazioni sindacali del mondo della scuola che giustamente stanno protestando per una legge che colpisce pesantemente la scuola pubblica, umilia centinaia di migliaia di insegnanti che fra mille sacrifici insegnano la cultura alle generazioni che verranno - dice Scotto - Renzi, il suo governo, il Pd stanno compiendo un delitto sociale". 
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