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Coronavirus

In 16 Regioni su 20 sono chiuse quasi tutte le scuole

Scuola, da oggi Dad per quasi tutti gli studenti, 8 su 10 restano a casa

L'incremento è concentrato soprattutto in tre Regioni: Lazio, Veneto e Piemonte. Difficoltà nell'organizzazione della didattica a distanza per le scuole primarie e dell'infanzia

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La scuola italiana da oggi ritorna, tranne poche eccezioni, alla didattica a distanza, ad un anno dal lockdown del  marzo scorso: 6,9 milioni gli studenti da stamattina sono costretti a seguire le lezioni in Dad, otto su dieci, l'81% degli 8,5 milioni di alunni iscritti nelle scuole statali e paritarie. La scorsa settimana erano 5,7 milioni. In 16 Regioni su 20 sono chiuse quasi tutte le scuole. Saranno quindi altri 1,2 milioni gli alunni che dovranno rimanere a casa. L'incremento è concentrato soprattutto in tre Regioni: Lazio, Veneto e Piemonte.

Il quadro non è omogeneo sul territorio: il virus costringe a casa infatti il 95% degli studenti del nord e meno di due su tre nel mezzogiorno. Al centro ci si attesta sulla media nazionale di 8 su 10. Proteste sono state organizzate in questi giorni, e lo saranno anche oggi, da Comitati di genitori e di studenti in diverse città italiane.

Difficoltà per le scuole primarie e dell'Infanzia
Da oggi dunque la didattica a distanza dovrebbe essere garantita per ragazzi e bambini costretti a casa, ma se per le scuole superiori, l'attività è già avviata da novembre, le scuole elementari, medie e scuole dell’infanzia si preannunciano giorni caotici visto che finora, da settembre, nella maggior parte dei casi sono sempre state in presenza.  Così in molte scuole c'è il rischio di non riuscire a garantire almeno i primi giorni tutte le ore di lezione. Senza contare le difficoltà per i bambini più piccoli di seguire per ore le attività davanti a un monitor. 
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