Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Sembrava-amore-tra-bravi-ragazzi-emergenza-femminicidio-oltre-la-cronaca-24eee983-9dfb-4651-abaa-7196b72d478e.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Il convegno

"Sembrava amore tra bravi ragazzi": l'emergenza femminicidio oltre la cronaca

774 casi negli ultimi 5 anni. Una media di 150 all'anno. In pratica, ogni 2 giorni, viene uccisa una donna. I dati Istat fotografano nel nostro Paese un orrore senza fine. E a colpire, a uccidere - con ferocia e con episodi che si protraggono nel tempo - sono molto spesso mariti e compagni

Condividi
di Patrizia Morgani    

La casa, il focolare domestico, molto spesso con figli testimoni, fa da sfondo alle violenze più inaudite. " Si tratta di uomini - sottolinea lo psichiatra Alessandro Meluzzi, nel corso del convegno "Sembrava amore tra bravi ragazzi, Il Femminicidio tra normalità e follia" - che non riescono ad accettare che le donne siano sempre più competitive e che grazie alle loro capacità riescono a ritagliarsi spazi sempre più ampi all'interno della società". E Meluzzi spiega come sono sempre di più le donne che rivestono ruoli chiave in molti ambiti: dall'avvocatura, alla medicina. Dall'insegnamento alla ricerca. Il fatto di non essere all'altezza spinge l'uomo a comportarsi come un bambino difronte a "un capriccio non assecondato o davanti a un giocattolo rotto che non si vuole piu".

    

La componente psichiatrica
Ma nei casi di violenza, che portano all'omicidio, non bisogna sottovalutare un altro aspetto: quello della componente psichiatrica. In molti casi infatti questa "voce" è forte e non si può parlare di "una patologia generalizzata come per alcuni Paesi del sudamerica dove il femminicido è culturalizzato" ma di patologie molto diverse. Dunque, spiega la dottoressa Liuva Capezzani, uno dei promotori del convegno, "bisogna indagare sulla singola persona, sul singolo caso. E' importante non fermarsi al primo racconto, ma cercare di capire il contesto familiare e la storia della vittima come quella di chi si macchia di questo orrendo crimine".

Tutelare il welfare
Molti esperti - evidenziano ancora - che sul fronte della prevenzione è necessario tutelare il welfare state. La scuola - non solo la famiglia - può rivelarsi dunque un fattore protettivo, un luogo dove intercettare i ragazzi che stanno sviluppando istinti violenti. In Italia si sta facendo molto per dare un sostegno concreto alle donne che finiscono nelle mani "del mostro". E' stata approvata la legge sullo stalking, un piano nazionale antiviolenza. Sono stati creati anche centri dove vengono seguiti i cosiddetti 'uomini maltrattanti', perchè è importante avviare un percorso di psicoterapia serio con questi soggetti, che non è affatto facile. Su territorio nazionale se ne contano una trentina. Qui - raccontano gli operatori - si sentono storie di uomini che non si rendono conto delle loro azioni, della loro gravità e che raccontano di provocazioni continue da parte di mogli, compagne o fidanzate che innestono reazioni imprevedibili. Non sempre - riscontrata la patologia - è sufficiente ricorrere ad un trattamento farmacologico. Dunque, anche il dialogo, il confronto, l'analisi su questo può fare molto. 

    
Condividi