MONDO
Il 4 novembre il voto di metà mandato
Si avvicinano le elezioni di midterm. Obama alle donne: "Basta essere pagate meno degli uomini"
Nel tradizionale messaggio del sabato il presidente Usa si rivolge al pubblico femminile, metà dell'elettorato, e dice: il Congresso deve aumentare il salario minimo. Ma la minoranza repubblicana al Senato replica: misure impraticabili
Obama decide di parlare alle signore che rappresentano metà del suo elettorato, propone misure capaci di rendere il mondo del lavoro più equo per le donne e accusa il Congresso di immobilismo. "La maggior parte dei lavoratori a basso salario sono donne, ma il Congresso in sette anni non ha voluto varare l'aumento del salario minimo a 10 dollari e 10 centesimi, un aumento di cui beneficerebbero 28 milioni di lavoratori, più della metà delle donne. Queste sono le politiche di buon senso che dovrebbero essere portate avanti".
Critiche che il leader della minoranza repubblicana al Senato, il senatore del Kentucky Mitch McConnell, rispedisce al mittente: "In tempi difficili il popolo americano si aspetta una leadership reale da Washington. Ciò di cui non hanno bisogno sono le idee impraticabili che spesso peggiorano i problemi".
Parlando all'elettorato femminile, a cui chiede un appoggio, Obama ha aggiunto: "Le donne devono avere una paga equa e devono avere le stesse possibilità di successo sul lavoro". "Rappresentano oggi la metà della nostra forza lavoro", afferma, sottolineando in particolare come "le donne meritano di potersi mettere in aspettativa per prendersi cura dei nuovi figli, di un genitore malato, o prendersi dei giorni di malattia".
"Le donne incinte - prosegue il presidente americano - meritano di essere trattate in maniera equa. Ancora oggi possono essere licenziate perché si prendono troppe pause, o vengono costrette a prendersi aspettative non retribuite. Questo è sbagliato, e abbiamo il dovere di scegliere politiche che assicurino che le donne in attesa di un bambino vengano trattate con dignità e rispetto".
Il presidente americano ha quindi rivendicato i successi in economia, dopo la grande crisi. "Abbiamo fatto tanta strada da sei anni fa. Negli ultimi 55 mesi le nostre imprese hanno creato 10,3 milioni di posti di lavoro. E per la prima volta in sei
anni l'occupazione è scesa sotto il 6 per cento. E ancora, negli ultimi sei mesi la nostra economia è cresciuta al ritmo più veloce dal 2003".