POLITICA
La scheda
Sicilia, la difficile legislatura di Crocetta tra rimpasti e dimissioni
In due anni e mezzo sono cambiati 36 componenti della giunta, due i rimpasti. Le ultime dimissioni quelle dell'assessore Lucia Borsellino, la cui nomina era stato annunciata dalla stesso Crocetta in campagna elettorale
Prima delle dimissioni della Borsellino, la cui nomina era stata annunciata dallo stesso Crocetta in contemporanea alla propria candidatura alla presidenza - il governatore ha fatto della lotta alla mafia la sua bandiera - quella dell'assessore regionale alla Funzione pubblica Ettore Leotta (in quota Udc), sostituito dall'ex segretario regionale dello scudocrociato Giovanni Pistorio, e dell'assessore regionale all'Agricoltura, Nino Caleca, cui non era piaciuta la nomina di Pistorio, sostituito dalla dirigente dello stesso assessorato Rosaria Barresi.
Malumori Pd
A provocare forti malumori in seno al Pd non solo le dimissioni dei tre assessori ma anche l'esito delle amministrative con le sconfitte di Enna e soprattutto di Gela. Già prima del caso delle telefonata tra Tutino e Crocetta crescevano le richieste - di maggioranza e opposizione come il M5S - delle dimissioni del governatore. Una rottura con il Pd scoppiata con l'inchiesta sulle spese dei fondi dei gruppi politici all'Ars, con oltre ottanta tra ex e attuali deputati indagati. Il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone - incaricato dal premier di trovare una quadra alla crisi siciliana - è uno dei più critici verso la legislatura Crocetta fino alla richiesta, dopo la frase sulla Borsellino, di dimissioni.
Crocetta Bis
Ad aprile 2014 scioglie la giunta e con un rimpasto nasce il Crocetta-bis. Il nodo principale riguardava i cuperliani del Pd, rimasti fuori dalla giunta appena azzerata e in posizioni critiche rispetto all'azione di governo. Nella nuova squadra di governo il manager Roberto Agnello per l'Economia, in quota Pd, e il renziano Salvatore Calleri per l'Energia. Oltre a Calleri e ad Agnello i nuovi nomi sono quelli di Giuseppe Bruno (Pd), Nico Torrisi (Udc), Antonio Fiumefreddo per i Drs e Paolo Ezechia Reale (Articolo 4). Questi gli assessori confermati: Michela Stancheris (Megafono), Nelli Scilabra (Pd), Patrizia Valenti (Udc), Mariarita Sgarlata (Pd) e, in quota Crocetta, Lucia Borsellino e Linda Vancheri.
Crocetta Ter
La giunta nata dal rimpasto dura poco e ad ottobre scorso nasce il Crocetta-ter, un governo che sancisce la pace con i cuperliani. "Si tratta di una giunta di alto profilo che ha il gradimento dei partiti e del presidente, che consente di rilanciare il grande lavoro di riforme e cambiamento della Sicilia, in un quadro di condivisione con i partiti e i gruppi parlamentari", commentò il governatore. Una giunta "tecnica" ma di forte matrice politica: 9 i volti nuovi su 12. Alle riconfermate Lucia Borsellino e Linda Vancheri (Attività produttive), vicina a Confindustria, si aggiunge Mariella Lo Bello in quota Megafono - il partito di Crocetta- che ritorna dopo aver fatto parte del primo governo Crocetta e avere saltato il Crocetta bis. All'Economia va il super tecnico, concordato con Palazzo Chigi, Alessandro Baccei, già collaboratore del sottosegretario alla Presidenza, Graziano Delrio