MONDO
Il Segretario di Stato Usa Kerry in Arabia Saudita: colloqui di pace sulla Siria a breve
"Tuttavia esistono grandi divisioni all'interno della comunità internazionale rispetto alla sorte di Bashar al-Assad", ha sottolineato.
Sempre a proposito della Siria, è giunta notizia anche di una telefonata tra Kerry e il collega russo, Sergey Lavrov, in cui i due leader hanno discusso dei problemi relativi a chi dovrà rappresentare l'opposizione a Ginevra. Entrambi i leader, riferisce il ministero degli esteri russo, si sono impegnati a far si' che i colloqui nella città svizzera prendano il via "la prossima settimana" e, riferisce un nota russa, "particolare attenzione è stata data alla necessità di formare una delegazione genuinamente rappresentativa dell'opposizione". Proprio le polemiche all'interno di alcuni gruppi di opposizione siriana - esclusi dal tavolo di Ginevra e ostili ai delegati appoggiati dai sauditi - ha provocato il rinvio dei colloqui programmati per il 25.
La visita del segreterio Usa a Riad ha l'obiettivo principale di rassicurare l'alleato saudita, preoccupato dal 'rientro in giocò dell'Iran dopo la fine delle sanzioni; Iran, per di più, con cui l'Arabia ha aperto un nuovo e durissimo contenzioso dopo l'uccisione, da parte dei sauditi, dell'imam sciita Nimr al-Nimr.
"Gli Stati Uniti rimangono preoccupati per alcune attività dell'Iran in altri paesi", ha detto Kerry, citando come esempio "il sostegno a gruppi terroristici come Hezbollah". Il capo della diplomazia Usa ha quindi assicurato il suo sostegno all'Arabia Saudita nella guerra in Yemen. Accanto a lui, il ministro al-Juberi ha accusato Teheran di "essere una minaccia per la regione", aggiungendo che "i paesi arabi sono pronti a unirsi per affrontarla". "No, non vedo una riavvicinamento tra Usa e Iran. L'Iran rimane il principale sponsor del terrorismo" e gli Stati Uniti sono ben conspapevoli dei "misfatti" di Teheran nella regione, ha concluso al-Juberi.