Un simbolo dell'orrore
Siria,l'attentato suicida nel campo profughi:l'immagine del fotografo in lacrime che scuote il mondo
Sabato 15 aprile, l'evacuazione del campo profughi nella periferia di Aleppo si è trasformata in uno spargimento di sangue. Almeno 126 persone, tra cui 68 bambini, sono morte in un attacco suicida. Un'immagine, simbolo dell'orrore che si è scatenato, ha fatto il giro del web. E' quella di un fotografo inginocchiato a terra: piange a dirotto, la macchina fotografica in mano. Sullo sfondo, un bus in fiamme.
Questo fotografo si chiama Abd Alkader habak. Era lì quando un camion, che si presumeva trasportasse aiuti e cibo, è saltato in aria. Corre verso le fiamme, solleva un bambino da terra e corre, corre. Per cercare di salvarlo.
Free Syrian journalist Abd Alkader Habak rescuing a child from Fua. No words.#Syria #syrianchildren #journalist pic.twitter.com/EgZJU83dpM
— Aisyah Gozali (@Aisyah_Gozali) 16 aprile 2017
"Ho fatto quello che potevo"
"Le parole non possono descrivere quello che è successo. Ero vicino a un autobus che doveva trasportare cibo per i bambini, quando improvvisamente si è sentita un'enorme esplosione", ha raccontato Abd Alkader habak all'emittente Channel 4. Viene sbalzato dall'esplosione, poi vede il bambino. "Ho visto che respirava ancora. L'ho preso in braccio e ho iniziato a correre verso l'ambulanza. Ho fatto quello che ho potuto, so solo che è stato portato in un ospedale". Poi, dopo aver caricato il bambino sull'ambulanza, si accascia a terra in mezzo a quel caos pazzesco, davanti a corpi a pezzi. E scoppia in un pianto disperato.
Devastating photo @AbdHabak - Syrian videographer next to the charred body of a child. 39 children out of 70 killed by suicide bomber #syria pic.twitter.com/u3KTNo6vRl
— Ala'a Shehabi (@alaashehabi) 15 aprile 2017