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ITALIA

Iter vincolo soprintendenza va avanti

Stadio della Roma, la prima pietra già nel 2017?

Lo stadio della Roma si farà a Tor di Valle ma senza torri e a cubature ridotte. La fine dei lavori è prevista nel 2020. Spalletti: risultato straordinario. La regione chiede una nuova delibera, mentre la Lazio auspica l'ok a un nuovo stadio anche per la società biancoceleste

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La prima pietra dello stadio della Roma a Tor di Valle sarà posata già nel 2017. Sempre che ostacoli amministrativi nell'approvazione del progetto revisionato non allunghino i tempi. E' la previsione dei proponenti dell'impianto, che immaginano il primo calcio di inizio tra il 2019 e il 2020.

Regione Lazio: serve nuova delibera, vigileremo sulle opere
In merito all'accordo raggiunto ieri sullo Stadio della Roma "mentre è stato detto chiaramente che le attuali cubature saranno ridotte in modo significativo, non si conoscono ad oggi le opere e le infrastrutture per garantire la mobilità, il miglioramento dell'ambiente e della qualità urbana. Su tutto ciò la Regione eserciterà il ruolo e la funzione di sua competenza", scrive  in una nota l'assessore alle Politiche del Territorio e alla Mobilità, Michele Civita. L'assessore regionale aggiunge: "L'accordo è sicuramente una buona notizia perché fa compiere un importante passo in avanti e supera le incertezze degli ultimi 7 mesi. Ricordo che l'attuale conferenza dei servizi è incardinata, come prevede la legge, sulla delibera approvata dal consiglio comunale che ha riconosciuto il pubblico interesse al progetto presentato nel 2014. Quindi, se il progetto cambia, bisognerà richiedere una nuova valutazione tecnica e un nuovo pronunciamento da parte del Consiglio comunale di Roma sul pubblico interesse".

Iter vincolo soprintendenza va avanti
Superato lo scoglio del Comune a Cinque Stelle con cui ieri i proponenti dello stadio della Roma hanno trovato un accordo, restano però altri ostacoli sulla strada per realizzare l'impianto sportivo a Tor di Valle. Parallelo alla conferenza dei servizi che dovrà esprimersi sull'argomento, a quanto si apprende, va avanti indipendentemente l'iter del vincolo sull'Ippodromo di Tor di Valle avviato di recente dalla soprintendenza competente. Dall'avvio del procedimento, che si chiude dopo 120 giorni, i proponenti del progetto hanno 80 giorni di tempo per le loro osservazioni.

Spalletti: risultato straordinario, dà forza alla città
Lo stadio "è una cosa importante, il risultato raggiunto è una cosa straordinaria e fondamentale per la città", commenta Luciano Spalletti, allenatore della Roma. "La sindaca Raggi ha trovato la soluzione in un confronto dove era difficile, ha raggiunto il massimo e fatto con grandissima competenza il suo lavoro", ha spiegato il tecnico in conferenza stampa alla vigilia del match con l'Inter. "E' un risultato che dà forza alla città, non solo per chi ha piacere di vedere una partita di calcio. E' questione di crescita, di valore per la città. Sapevo che questa questione fosse in buone mani, conosco bene Baldissoni. Bravi tutti".

La Lazio: uno stadio anche per noi
All'indomani dell'intesa con la Roma, arriva una nota della società rivale a chiedere un nuovo stadio anche per la Lazio. "La S.S. Lazio prende atto con piacere che sono state superate tutte le remore legate ai vincoli delle sovrintendenze e ai vincoli idrogeologici per la realizzazione dello Stadio della Roma". La società "e i suoi innumerevoli tifosi sono fiduciosi e certi che l'intera amministrazione comunale di Roma non creerà discriminazioni tra i cittadini romani in base alla fede calcistica e che il sindaco di Roma Virginia Raggi e la sua giunta sicuramente consentiranno di costruire anche per gli appassionati sostenitori dei colori biancocelesti il proprio stadio, secondo i propri criteri di localizzazione, di efficienza e di qualità dell'impianto, senza ricorrere allo stratagemma dello Stadio Flaminio che non ha alcun requisito e condizione oggettiva per essere lo stadio della Lazio", si legge nella nota della squadra di calcio.  E in una dichiarazione, il presidente biancoceleste, Claudio Lotito, in sostanza chiede alla sindaca Raggi, di applicare una "par condicio nei confronti degli innumerevoli tifosi biancocelesti e consenta la creazione del nuovo impianto della Lazio". 
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