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MONDO

Obama: non cambiamo a causa lobby

Strage in Oregon, il killer era uno studente dell'Università

Il ragazzo ha aperto il fuoco uccidendo nove persone e ferendone altre nove. Negli Usa: 294 sparatorie in 274 giorn, una ogni 8 giorni

sparatoria, Umpqua Community College, Roseburg, Oregon (Michael Sullivan/The News-Review via AP)
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Il killer della strage al campus in Oregon, Christopher Harper Mercer, era uno studente dell'Università ed era iscritto proprio nella classe dove la sparatoria ha avuto luogo. Lo riferisce la tv locale Ko.Nella sparatoria sono morte 9 persone e altre 9 sono rimaste ferite.

Stando ai dati riportati dal portale Mass Shooting Tracker sono state 294 le sparatorie negli Usa, in 274 giorni, in ciascuna delle quali 4 o 5 persone sono state uccise o ferite con armi da fuoco.
 
Ci sono poi centinaia di altre sparatorie che spesso non vengono riportate: come gli 11 feriti in un bagno della Georgia, altri sei colpiti davanti a un night-club; una donna incinta e la nonna uccise, un bambino ferito a Chicago. Non passano più di 8 giorni senza che non sia stata segnalata almeno una sparatoria. In sei giorni, a settembre, si sono verificate 3 sparatorie di massa, riferisce il Wp. Con la strage in Oregon, il numero dei morti causati da una sparatoria di massa quest'anno in Usa sale a 380, con oltre 1.000 feriti. 

Intanto l'ennesimo massacro nel college dell'Oregon lascia l'America sgomenta e provoca la rabbia e lo sconcerto di Barack Obama. In un messaggio alla nazione, il presidente statunitense chiede con forza una riforma della legge per la vendita di armi da fuoco, per evitare che episodi del genere diventino "routine". "Di fronte a questi episodi che si ripetono le preghiere non bastano", ha detto in diretta tv il presidente visibilmente commosso, "Non ci sono leggi sufficienti sul controllo delle armi. Possiamo fare qualcosa per cambiare le cose, ma non posso farlo da solo. Spero di non dover tornare di nuovo qui nel mio mandato da presidente a fare le condoglianze. Siamo tutti responsabili". Poi ribdisce: "Siamo il solo Paese avanzato nel mondo che registra queste stragi ogni pochi mesi". Le attuali leggi sulla vendita di armi "non sono sufficientemente sicure". 

Su chi in Congresso ha sempre bloccato la stretta sulle armi da fuoco, Obama ha aggiunto: "Nulla cambierà fino a che non cambia l'atteggiamento della politica. Perché il non agire è frutto di una decisione politica. Se non cambiamo quelle dinamiche politiche legate alle lobby, noi non cambiamo".  "In tutta onestà - ha aggiunto - la questione riguarda sì in particolare i repubblicani, ma non unicamente".
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