MONDO
"Santa alleanza" tra Ted Cruz e John Kasich per frenare la corsa di Trump
Primarie Usa, 5 Stati del nordest al voto. Trump e Clinton favoriti ovunque
Nuova tappa delle primarie americane in cinque Stati del nordest: Connecticut, Delaware, Maryland, Pennsylvania e Rhode Island
cinque Stati del nordest. In Connecticut, Delaware, Maryland, Pennsylvania e Rhode Island, restano favoriti i frontrunner Donald Trump e Hillary Clinton.
Oggi però è anche il primo giorno della "santa alleanza" dei rivali repubblicani nella corsa alla nomination di Trump: l'ultraconservatore Ted Cruz e il moderato John Kasich. Ieri hanno annunciato che, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, ognuno di loro rinuncerà a fare campagna in alcuni Stati, spianando la strada all'altro nella speranza di evitare che Trump raggiunga il numero magico di 1.237 delegati necessario per assicurarsi a luglio la nomination alla Convention del Grand Old Party a Cleveland.
Per questo si sono accordati per non ostacolarsi fra loro in tre Stati chiave: Indiana (che va al voto il 3 maggio), Oregon (che va al voto il 17 maggio) e New Mexico (dove si vota il 7 giugno). Ma l'alleanza ha già mostrato le prime crepe: Kasich, parlando a Filadelfia, ha detto agli elettori che chi vuole votare per lui in Indiana dovrebbe comunque farlo. "Non ho mai detto loro di non votare per me, dovrebbero votare per me. Ma io non sono lì a fare campagna elettorale e spendere risorse", ha detto. E l'asse Kasich-Cruz non sembra fare paura a Trump; che anzi, parlando sempre da Filadelfia, lo ha definito un segno di disperazione.
Nei cinque Stati di questo nuovo martedì di voto sono in palio complessivamente 172 delegati per i repubblicani e 462 per i democratici. Lo Stato più consistente è la Pennsylvania, con 71 delegati per i repubblicani. Si tratta però di uno Stato con un sistema elettorale particolare, contro il quale Trump si è scagliato: solo 17 dei 71 delegati da eleggere vengono assegnati al candidato che vince le primarie; gli altri sono invece delegati liberi, che alla convention di luglio potranno appoggiare chiunque decideranno di scegliere. Il conteggio aggiornato dei delegati guadagnati finora in campo repubblicano, dopo il voto di New York, è di 845 per Trump e 559 per Cruz.
In campo democratico Hillary Clinton ha già ottenuto 1.911 delegati contro i 1.229 di Sanders (per ottenere la nomination servono 2.283 delegati su 4.764), ma nonostante la ex First Lady sia favorita anche in questa tornata, il senatore del Vermont continua a battersi. "Penso che abbiamo davanti un cammino verso la vittoria e combatteremo fino all'ultimo voto", ha promesso Sanders. Nella notte i risultati.
Un altro "Supermartedì" negli States. Questa volta sono chiamati a votare i cittadini di
Oggi però è anche il primo giorno della "santa alleanza" dei rivali repubblicani nella corsa alla nomination di Trump: l'ultraconservatore Ted Cruz e il moderato John Kasich. Ieri hanno annunciato che, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, ognuno di loro rinuncerà a fare campagna in alcuni Stati, spianando la strada all'altro nella speranza di evitare che Trump raggiunga il numero magico di 1.237 delegati necessario per assicurarsi a luglio la nomination alla Convention del Grand Old Party a Cleveland.
Per questo si sono accordati per non ostacolarsi fra loro in tre Stati chiave: Indiana (che va al voto il 3 maggio), Oregon (che va al voto il 17 maggio) e New Mexico (dove si vota il 7 giugno). Ma l'alleanza ha già mostrato le prime crepe: Kasich, parlando a Filadelfia, ha detto agli elettori che chi vuole votare per lui in Indiana dovrebbe comunque farlo. "Non ho mai detto loro di non votare per me, dovrebbero votare per me. Ma io non sono lì a fare campagna elettorale e spendere risorse", ha detto. E l'asse Kasich-Cruz non sembra fare paura a Trump; che anzi, parlando sempre da Filadelfia, lo ha definito un segno di disperazione.
Nei cinque Stati di questo nuovo martedì di voto sono in palio complessivamente 172 delegati per i repubblicani e 462 per i democratici. Lo Stato più consistente è la Pennsylvania, con 71 delegati per i repubblicani. Si tratta però di uno Stato con un sistema elettorale particolare, contro il quale Trump si è scagliato: solo 17 dei 71 delegati da eleggere vengono assegnati al candidato che vince le primarie; gli altri sono invece delegati liberi, che alla convention di luglio potranno appoggiare chiunque decideranno di scegliere. Il conteggio aggiornato dei delegati guadagnati finora in campo repubblicano, dopo il voto di New York, è di 845 per Trump e 559 per Cruz.
In campo democratico Hillary Clinton ha già ottenuto 1.911 delegati contro i 1.229 di Sanders (per ottenere la nomination servono 2.283 delegati su 4.764), ma nonostante la ex First Lady sia favorita anche in questa tornata, il senatore del Vermont continua a battersi. "Penso che abbiamo davanti un cammino verso la vittoria e combatteremo fino all'ultimo voto", ha promesso Sanders. Nella notte i risultati.