ITALIA
Question time alla Camera
Tav, Tria: prematuro quantificare gli effetti dello stop alla Torino-Lione
"In corso l'analisi costi-benefici" ha detto il ministro dell'Economia. Protesta dei deputati di Forza Italia, che avevano presentato l'interrogazione: alcuni di loro si sono alzati sventolando cartelli con la scritta 'Sì Tav: Ladri di lavoro'. La Francia, intanto: "Vogliamo andare avanti"
"A quanto risulta - ha detto Tria - la sospensione della pubblicazione delle gare in attesa che venga completata l'analisi costi-benefici dell'opera è avvenuta sulla base di uno scambio di lettere tra i ministeri competenti di Italia e Francia. Al momento, il ministero dell'Economia e delle finanze non dispone di elementi informativi in merito alla data di chiusura dell'analisi costi-benefici in corso". La risposta di Tria ha provocato la protesta dei deputati di Forza Italia, che avevano presentato l'interrogazione: alcuni di loro si sono alzati sventolando cartelli con la scritta 'Sì Tav: Ladri di lavoro' e sono stati richiamati dal presidente della seduta, Fabio Rampelli.
Di Maio: "Non siamo contro a prescindere, ma soldi su opere necessarie"
"Noi non siamo contro la Tav a prescindere, anzi per quanto riguarda la mobilità soprattutto in alcune regioni che non hanno treni e soprattutto per il trasporto merci la tecnologia della Tav la sfrutteremo. Il tema è la Torino Lione, che è un'opera che si fa per spendere soldi". Così così ministro dello sviluppo economico del lavoro Luigi Di Maio a Torino, a margine del tavolo Comital.
A proposito della Torino Lione, il vicepremier ha detto: "Non si fanno investimenti qui si fanno opere per spendere denari". "Utilizziamo quei denari per esempio per fare la metro due a Torino, utilizziamo quei denari per rilanciare le infrastrutture su questo territorio che ne ha bisogno", ha proposto. "Stiamo dicendo soltanto che si devono spendere soldi per fare le opere e non si devono fare le opere per spendere soldi", ha concluso Di Maio.
Chiamparino: "Su fondi per la metro è propaganda"
Critico nei confronti di Di Maio, il Presidente della Regione Piemonte: E' "propaganda pura" pensare di spostare i fondi per la Torino-Lione sulla linea 2 della metropolitana di Torino. E aggiunge: "C'è un finanziamento europeo per quell'opera, non sono soldi mutuabili da altre parti - aggiunge - basta contrapporre il trasporto locale con le grandi opere".
Salvini: favorevole, ma valutiamo
"Io sono sempre e comunque favorevole alle infrastrutture ma c'è un impegno a rivalutare quanto costa e quanto vale, e quindi aspettiamo". Così il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini sulla Tav. "Stiamo valutando costi e benefici - ha aggiunto - mi sembra che su altre opere i benefici prevalgono sui costi, come per la Tap e la Pedemontana. Quindi aspettiamo. Quando firmo un accordo sono abituato a mantenerlo".
Toninelli: per Natale scioglieremo tutte le riserve
"Sulla Tav per natale scioglieremo tutte le riserve" ha detto a sua volta il ministro delle infrastrutture e trasporti, Danilo Toninelli, a margine dell'assemblea annuale di Confitarma, rispondendo a una domanda sugli esiti della commissione di valutazione costi/benefici sulle grandi opere. Per quanto riguarda il Terzo valico, il ministro ha aggiunto che i dati sono arrivati al ministero che li sta esaminando e una decisione arriverà "la prossima settimana".
Francia: "Vogliamo andare avanti"
"Il tunnel di base della 'Lyon-Turin' è scritto nero su bianco nella legge quadro sulla mobilità che verrà approvata dal Parlamento francese entro l'anno o all'inizio del 2019. La Francia vuole andare avanti, il presidente Emmanuel Macron non ha alcuna intenzione di rimangiarsi la parola data e più volte ribadita anche in sede di accordi internazionali", dice - in un'intervista al Corriere della Sera - Etienne Blanc (Les Républicains), vicepresidente della regione Auvergne-Rhône-Alpes, delegato a seguire i lavori della Tav.
Quanto alla questione del mancato stanziamento di risorse, citata dal ministro Toninelli, invita a non confondere il tunnel di base con "le vie di accesso': "Il punto è il tunnel, questo significa fare o non fare la Tav. E la Francia considera il tunnel sotto le Alpi una priorità. Poi ci sono le vie di accesso, per esempio tra Lione e Saint-Martin-La-Porte". E' su queste, precisa, il punto: "la Francia ha chiesto di scaglionarle nel tempo e di fare alcune modifiche tecniche, ma questo non significa in alcun modo avere esitazioni sul fondo della questione. Per Macron e per i deputati della Regione la Lyon-Turin è un fatto acquisito, si può rivedere qualche aspetto tecnico ma il tunnel non è in discussione".