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ITALIA

Il processo a Torino

Tav, la Procura di Torino chiede 9 mesi per Beppe Grillo

La richiesta nell'ambito del processo ai No Tav per la violazione dei sigilli alla baita Clarea, in Valsusa, un presidio che era stato messo sotto sequestro per abuso edilizio

Grillo nella baita
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Torino La Procura di Torino ha chiesto la condanna a 9 mesi di reclusione e al pagamento di 200 euro di multa nei confronti di Beppe Grillo, nell'ambito del processo ai No Tav per la violazione dei sigilli alla baita Clarea, in Valsusa, un presidio che era stato messo sotto sequestro per abuso edilizio. La pena è stata chiesta dai pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo al processo che vede imputati una ventina di militanti No Tav.

Beppe Grillo era salito in Valle di Susa il 5 dicembre 2010 durante una manifestazione dei No Tav. Davanti alla baita ancora in costruzione improvvisò un breve comizio e si fece accompagnare all'interno del locale. In precedenza il comandante dei carabinieri della compagnia di Susa lo aveva informato che se avesse varcato la soglia della casetta
avrebbe commesso un reato. Dopo qualche minuto Grillo uscì e, davanti alle telecamere, mimò di avere i polsi ammanettati.

Il processo vede imputate 21 persone di violazione di sigilli. Sono state chieste quattro assoluzioni e, per il resto, condanne fra i 18 e i 6 mesi di reclusione. Oggi la baita è stata inglobata nel cantiere della Tav di Chiomonte. 
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