Il terremoto che fa tremare India e Nepal. Cnn: oltre 150 vittime solo a Kathmandu

25 aprile 2015È ancora incerto il numero delle vittime del terremoto di magnitudo 7,9 della scala Richter che in due fortissime scosse ha fatto tremare Nepal, India, Pakistan e Bangladesh. Il bilancio provvisorio ha già il volto di una catastrofe: più di 150 persone, secondo la Cnn, sono morte solo a Kathmandu. Secondo la polizia sono 108 i morti soprattutto nella valle della capitale nepalese ma si teme che il numero salirà, dal momento che poche informazioni arrivano al momento dalle zone montagnose, che sono più isolate.

Crolla la torre Dharahara patrimonio Unesco
Una decina di corpi sono stati recuperati dopo il crollo sempre nella capitale nepalese della torre ottocentesca di Dharahara, dichiarata patrimonio dell'Umanità dall'Unesco: 50 persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie. La torre, conosciuta anche come Bhimsen Towe, era alta quasi 62 metri e si sviluppava su nove piani. 

Chiuso l'aeroporto di Kathmandu
Anche l'aeroporto internazionale Tribhuvan di Kathmandu è rimasto danneggiato ed è stato chiuso. I voli in arrivo verso la capitale nepalese sono stati dirottati verso aeroporti dell'India settentrionale. 

5 vittime in India
La duplice scossa ha causato gravi danni e almeno 5 morti anche in India. Secondo bilanci provvisori delle tv "all news" indiane si registrano almeno 5 vittime, con decine di feriti mentre i danni sono estesi ma per il momento non stimabili.

Due morti e 100 feriti anche in Bangladesh
Almeno due persone sono morte e altre 100 sono rimaste ferite in Bangladesh. Lo riferisce la tv Somoy che non ha fornito dettagli sulle vittime. Molte persone sono rimaste ferite mentre fuggivano dalle case e dai centri commerciali.

Il terremoto provoca valanghe sull'Everest, morti alpinisti
Vari alpinisti sono morti e diverse persone sono rimaste ferite nel campo base
ai piedi dell'Everest, a causa del terremoto. Lo ha riferito, raggiunto telefonicamente, Javier Camacho Gimenez, un alpinista e fotografo spagnolo che insieme a un connazionale, Ricardo Fernandez, si trovavano al campo base per tentare di salire in cima al Lhotse senza aiuto di ossigeno neé sherpa nepalesi. Il terremoto li ha sorpresi al campo base e ha provocato una valanga dal piccolo Pumori che ha sepolto alcuni accampamenti, in cui c'erano soprattutto alpinisti cinesi e giapponesi. 

Due valanghe
Sono due le valanghe che hanno investito i campi base 1 e 2 sul Monte Everest, molti alpinisti sono dispersi. Lo riferiscono i media indiani e testimoni sul posto che parlano di gravi danni. Sui social media sono rimbalzate notizie della caduta di sassi, ghiaccio e nuove valanghe mentre nella zona continua a nevicare.

Gli italiani in spedizione stanno tutti bene
L'italiana Annalisa Fioretti, al campo base Everest per la salita al Lhotse insieme al collega Mario Vielmo, ha riferito che gli italiani della spedizione stanno tutti bene. Aprile è uno dei mesi in cui partono più spedizioni sull'Everest. Proprio l'anno scorso di questi tempi una valanga aveva travolto e ucciso 14 guide nepalesi.

Nessun italiano sarebbe coinvolto
Intanto alla Farnesina "sono in corso le verifiche che, per ragioni tecniche, necessitano di tempo. Al momento comunque non è emerso il coinvolgimento degli italiani" nei diversi Paesi colpiti dal sisma.

I palazzi hanno tremato per un minuto
L'epicentro è stato localizzato 80 chilometri a est della città di Pokhara e a una profondità di appena 2mila metri, ha riferito l'Istituto geologico Usa, e ci sono state diverse scosse di assestamento. Il sisma è stato avvertito anche nel nord e nell'est dell'India, in Pakistan, Nepal e Bangladesh. A New Delhi gli edifici hanno tremato per oltre un minuto e la gente si è riversata per le strade. Incalcolabili i danni. 

La valle di Kathmandu, 2,5 milioni di abitanti
Il forte sisma, secondo i dati dell'istituto sismologico americano Usgs, è stato registrato poco prima di mezzogiorno locale. La valle di Kathmandu è densamente popolata con quasi 2,5 milioni di abitanti ed una condizione degli edifici spesso precaria.