Terremoto, la cronaca dell'ultima ora
Terremoto: la terra continua a tremare. Sono 250 le vittime. S'indaga per disastro colposo
Il Consiglio dei ministri delibera lo stato di emergenza per il sisma. Il capo della protezione civile, Fabrizio Curcio: il bilancio vittime del terremoto potrebbe essere di "dimensioni peggiori di quello dell'Aquila"
La terra continua a tremare senza sosta nelle zone colpite dal terremoto. L'ultima forte scossa è stata avvertita ad Amatrice alle 14.36 di magnitudo 4.3. Ad Amatrice ha provocato alcuni crolli in edifici già danneggiati. Un ulteriore crollo si è verificato nell'edificio della scuola Romolo Capranica, già lesionato. Il plesso scolastico è adiacente al centro operativo di coordinamento dei soccorsi.
Solo dalla mezzanotte se ne sono registrate oltre 60 di magnitudo 2 o superiore: la più forte è stata una di 4.5 alle 5.15 con epicentro tra Accumoli e Arquata. La scossa è stata per fortuna di breve durata ma è stata avvertita distintamente anche a Roma.
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Fino ad ora sono state registrare 460 scosse. Lo ha riferito la risponsabile delle emergenze della Protezione civile, Titti Postiglione, durante il briefing presso la sede centrale della struttura. "Alle ore 7 - ha detto la Postiglione -, dall'inizio, sono 460 le scosse registrate. Ricordo che solo due sono state le scosse con magnitudo superiore a 5".
Le attività dei soccorritori sono proseguite per tutta la notte senza sosta ma purtroppo in molte aree si riducono le possibilità di trovare sopravvissuti. A Pescara del Tronto i cani molecolari non fiutano più segni di vita, hanno riferito due soccorritori.
Il bilancio delle vittime potrebbe essere di "dimensioni peggiori di quello dell'Aquila"
Il terremoto potrebbe avere, in termini di vittime, "dimensioni peggiori di quello dell'Aquila". Lo ha detto a SkyTg24 Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione Civile. Il terremoto dell'Aquila, avvenuto il 6 aprile 2009, fece 309 morti. Finora il bilancio ufficiale, non definitivo, del sisma è di 250 vittime. La maggior parte, 204, in Provincia di Rieti e i restanti in Provincia di Ascoli Piceno, soprattutto nel comune di Arquata del Tronto.
"Sono 250 i morti: 11 ad Accumoli, 193 Amatrice, 46 Arquata". Lo ha detto Immacolata Postiglione, capo ufficio stampa della Protezione Civile, nel corso di un incontro con i giornalisti, fornendo il bilancio provvisorio delle vittime del sisma del Centro Italia.
Quanto alla stima delle persone che, vive o morte, potrebbero essere ancora sotto le macerie, "non mi azzardo a fare questo tipo di numeri", ha risposto il capo della Protezione civile, Curcio, sottolineando anche che "è complicato rispondere perché in questo periodo dell'anno in questi comuni vi è un aumento della popolazione". Curcio ha anche sottolineato che il bilancio ufficiale rimane comunque "aperto" e quindi destinato a crescere. Anche sugli ospiti (circa 35 quelli registrati) dell'Hotel Roma, il capo della Protezione civile ha detto di non avere dati "su quante persone siano uscite da lì". Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, ha detto che 6-7 corpi sono stati estratti dalle macerie dell'hotel e "altri ospiti sono ricoverati".
L'ultimo aggiornamento della Protezione Civile sul numero dei feriti ospedalizzati è di 365.
A Pescara Tronto è stata estratta ancora viva la bimba di circa 10 anni rimasta intrappolata sotto le macerie per circa 15 ore, mentre la sorella della piccola non ce l'ha fatta.
Sono 1.500 le persone rimaste senza casa, perché distrutta o inagibile, nelle zone delle Marche devastate dal terremoto. Lo rende noto la Protezione civile regionale. La maggior parte dei senzatetto si concentra nel comune di Arquata del Tronto e della frazione di Pescara del Tronto, rasa al suolo.
Bilancio definitivo delle vittime ad Accumoli
E' definitivo il bilancio delle vittime del terremoto ad Accumoli, nel reatino, uno dei paesi più vicini all'epicentro del sisma: le vittime sono 4 - padre madre e due figli piccoli morti nella casa travolta da un campanile -, 11 complessivamente comprese le frazioni circostanti. Le ricerche di eventuali dispersi sono sospese da ieri in mancanza di altre richieste di ritrovamento, ha reso noto la protezione civile nazionale sul posto. Sono 290-300 circa gli scampati al terremoto, distribuiti in quattro campi, uno allestito nel campo sportivo del paese, gli altri a Grisciano, Illica e Fonte del Campo. Molti altri dei circa 5-600 tra residenti e villeggianti della zona sono ospitati da parenti e amici o sono tornati nei centri di provenienza.
Evacuato il Palasport di Amatrice
L'ultima scossa di terremoto delle 14.36 ha lesionato il palasport di Amatrice, che funzionava come magazzino dei generi di prima necessità e nel quale venivano distribuite alcune vivande. L'edificio è stato evacuato.
Cup dell'Ospedale 'Bartolomeo Eustachio' di San Severino Marche dichiarati inagibili
Il Centro unico di prenotazione dell'Ospedale 'Bartolomeo Eustachio' di San Severino Marche e tre ambulatori del piano terra sono stati dichiarati inagibili a causa del terremoto. Il sindaco ha emesso un'ordinanza di sgombero, dopo un sopralluogo dei tecnici. La direzione del nosocomio ha immediatamente messo a disposizione altri ambienti nei quali sono state trasferite le attività ambulatoriali, per evitare disagi per l'utenza.
Ad Amatrice ancora 6 cadaveri sotto macerie dell'Hotel Roma
Tra le macerie dell'Hotel Roma si vedono materialmente quattro cadaveri che attendono di essere recuperati, e sono stati ritrovati i documenti di due giovani ospiti dell'albergo, che presumibilmente sono sotto le rovine. Lo ha confermato il funzionario dei vigili del fuoco Carlo Cardinali, che chiude così definitivamente la querelle sulla conta dei morti all'interno dello storico albergo. "C'erano circa 30 ospiti - ha spiegato Cardinali - ma almeno una ventina sono riusciti a fuggire prima del crollo definitivo. I due ragazzi di cui abbiamo trovato i documenti erano i padroni di un furgoncino parcheggiato nei pressi dell'hotel: appena sarà possibile le nostre squadre Usar dei vigili del fuoco procederanno al recupero dei cadaveri". Il Roma è un luogo celebre anche come ristorante per la amatriciana, il piatto che prende il nome dalla città.
Amatrice, per il sindaco vittime sono 204
Intanto il sindaco di Amatrice ha un bilancio delle vittime diverso, più grave di quello ufficiale. Secondo il sindaco Sergio Pirozzi sono 204 i morti finora estratti dalle macerie del comune di Amatrice. Pirozzi ha poi ribadito come secondo i calcoli manchino all'appello almeno altre 15 persone tra le quali due bambini nel centro storico, a Via Cola.
Sono cinque i centri di ritrovo attivati dal Comune di San Severino Marche
Sono saliti a cinque, dai tre aperti dopo la dichiarazione dello stato d'emergenza terremoto, i centri di ritrovo attivati dal Comune di San Severino Marche per gli eventuali senzatetto ma anche per chi volesse trascorrere la notte in strutture diverse dalla propria abitazione.
Sul sito prefettura Ascoli nomi vittime Marche
Intanto è stato pubblicato sul sito della prefettura di Ascoli Piceno l'elenco dei nomi delle vittime finora accertate nella zona di Arquata del Tronto. Si tratta di 46 nomi tra i quali 14 di Arquata e 17 di Roma.
Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza e stanziato 50 milioni
Il Consiglio dei Ministri si è concluso poco prima delle 21 e in conferenza stampa Matteo Renzi ha detto che è stato dichiarato lo stato di emergenza per le zone colpite dal terremoto. Il Governo ha stanziato 50 milioni per la gestione dell'emergenza.
I Vigili del fuoco hanno estratto dalle macerie 215 persone vive
I Vigili del Fuoco hanno, al momento, hanno estratto vive dalle macerie del sisma 215 persone. Nell'area del terremoto sono presenti con 2.027 uomini e 400 mezzi che "possono aumentare in qualsiasi momento se necessario". Lo ha indicato il prefetto Bruno Frattasi, capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, nel corso dell'ultimo briefing della Protezione Civile. Nel dettaglio, nell'area del reatino "ci sono stati 200 salvataggi, e sono al momento impiegati 639 uomini e 270 mezzi"; nell'area delle Marche "15 salvataggi", con 388 uomini in campo".
Il video con il drone dei Vigili del Fuoco sopra Amatrice
Tra le vittime anche un cittadino spagnolo e due romeni
C'e' almeno un cittadino spagnolo e due romeni tra le vittime del terremoto che ha colpito l'Italia centrale. Lo hanno annunciato i ministeri degli Esteri di Madrid e Bucarest. Il portavoce del ministero degli esteri romeno Ionut Valcu ha anche riferito che dopo il sisma si sono persi i contatti con 8 connazionali e che altri 4, rimasti feriti, sono stati ricoverati in ospedali della zona.
La procura di Rieti apre inchiesta su crollo campanile e scuola
La procura di Rieti, nell'ambito delle indagini già in corso da ieri sul sisma che ha colpito la zona di Amatrice, ha aperto un unico fascicolo "contenitore" con l'ipotesi di reato di disastro colposo per far luce anche sui crolli che hanno interessato edifici ristrutturati recentemente, come la scuola di Amatrice e il campanile crollato ad Accumoli.
Forze dell'ordine impegnate per impedire lo sciacallaggio
C'è stato il primo arresto per sciavallaggio ad Amatrice: i Carabinieri del Comando provinciale di Rieti hanno arrestato un pluripregiudicato napoletano di 45 anni, sorpreso nel tentativo di forzare con un cacciavite la serratura di un'abitazione colpita dal sisma e disabitata. Soccorritori e forze dell'ordine segnalano il moltiplicarsi di episodi di sciacallaggio anche nel comune di Arquata, e in particolare nella frazione di Pescara del Tronto spazzata via dal terremoto di ieri. Secondo i soccorritori, in molti casi, si sono verificati episodi già nel corso della prima notte del sisma.
Timori per il patrimonio culturale nelle zone più colpite.
Piccole crepe si sono aperte nella struttura esterna del Duomo di Urbino, che è stato transennato. Crolli nel monastero di S.Chiara a Camerino e, ad Amatrice, nella basilica di San Francesco e la chiesa di Sant'Agostino. Danni riscontrati anche alla Basilica di San Benedetto a Norcia, ma anche alle mura storiche della città. Lo conferma Antonella Pasqua Recchia, segretario generale del ministero di beni culturali e turismo. Il ministero dei beni culturali ha allertato le sue unità di crisi, in azione la task force italiana dei Caschi Blu della Cultura. A Roma sottoposto a verifiche il Colosseo, ma nessun danno. Il Castello della Rancia di Tolentino, edificio dell'XI secolo costruito come fattoria fortificata nella metà dell'XI secolo oggi adibito a centro culturale, famoso per la battaglia della Rancia del 1815 fra l'esercito di Murat, re di Napoli, e le truppe austriache, è stato dichiarato inagibile dopo il sisma. La chiesa cattedrale di Macerata, San Giuliano, ha riportato lesioni ''importanti'' ed è stata dichiarata inagibile. Lo rende noto la Diocesi, dopo l'ultimo sopralluogo condotto insieme ai tecnici del Comune. Le fondamenta di ''San Giuliano'' risalgono al X secolo, mentre l'edificio attuale, in stile neoclassico, è un rifacimento settecentesco della costruzione del '400 progettata da Cosimo Morelli.
Franceschini: il patrimonio artistico è stato colpito
"Duecenovantatre beni culturali colpiti solo nella zona più ristretta, di cui 50 gravemente danneggiati o crollati". Il ministro della cultura Dario Franceschini annuncia i primissimi dati sui danni inferti dal terremoto al patrimonio dell'arte. E sottolinea: "È certamente un numero destinato a salire vista la vastità della zona colpita dal sisma". I dati, spiega in una conferenza stampa, arrivano dalle prime ricognizioni dei carabinieri del Comando per la tutela dei beni culturali che da ieri mattina sono operativi sui luoghi del disastro.
Per mettere in sicurezza le case italiane occorrono 93 miliardi di euro
"Per la messa in sicurezza del patrimonio abitativo degli italiani da eventi sismici medi" il costo complessivo è "pari a circa 93 miliardi di euro". E' uno dei dati forniti dal Consiglio nazionale degli ingegneri (su
elaborazione del suo Centro studi), a seguito degli eventi tragici nell'Italia centrale. Il complesso delle abitazioni residenziali, recita il dossier, "si presenta particolarmente vetusto e, per questa ragione, potenzialmente bisognoso" di interventi: circa "15 milioni di case (piu' del 50% del totale) sono state costruite, infatti, prima del 1974, in completa assenza di una qualsivoglia normativa antisismica".
A lavoro 570 operatori della sicurezza e oltre 350 militari
Sono oltre 350 i militari dell'Esercito e dell'Aeronautica militare impegnati con mezzi speciali nei soccorsi alle popolazioni colpite dal sisma tra le province di Rieti ed Ascoli Piceno. E' quanto si legge in un tweet dello Stato maggiore della Difesa.
Sono operativi 570 operatori della sicurezza, di cui 320 nei Comuni di Amatrice e Accumoli e 250 nel Comune di Arquata del Tronto". Così in una nota il ministro dell'Interno Angelino Alfano, al termine di una riunione tecnica di coordinamento che si è svolta al Viminale.
L'ipocentro del terremoto registrato ad una profondità tra i 5 e i 7 chilometri sottoterra
L'ipocentro del sisma che si è verificato nella notte scorsa è stato fissato a una profondità tra i 5 e i 7 chilometri sottoterra. Il piano di faglia ha avuto una estensione di 25-30 chilometri". Ad affermarlo è stata Daniela Pantosti, direttrice dell' Ingv durante una conferenza stampa. Si è trattato di un "evento localizzato in una zona dove l'attività sismica è sempre presente e simile ai terremoti tipici degli Appennini", ha precisato.