Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Terrorismo-Alfano-da-fine-dicembre-nove-espulsi-efa573fc-cfc2-44dc-a574-d53932175640.html | rainews/live/ | true
POLITICA

"Radiografati più di 100 soggetti"

Jihad in Italia, Alfano: "Da fine dicembre nove espulsi, presto nuove azioni: è allerta massima"

Il ministro dell'Interno parla della situazione in Italia dopo gli attentati di Parigi: "Minaccia immanente". Due degli espulsi vivevano nell'hinterland milanese

Condividi
"Ci troviamo di fronte a una minaccia immanente che può colpire in qualsiasi parte del continente, minaccia che è sostanzialmente imprevedibile" e che costituisce "un pericolo potenziale che non ha elementi oggettivi". Così il ministro dell'Interno Angelino Alfano nel corso di una conferenza stampa al Viminale, descrive l'attuale situazione in Italia dopo gli attentati di Parigi.

"Il nostro dipartimento della polizia di Stato è in stato di allerta permanente, la nostra filiera di sicurezza che si fonda sulle prefetture è in stato di allerta massima", ha spiegato il ministro dell'Interno a proposito della minaccia dell'islam radicale.

Espulse 9 persone dalla fine di dicembre
"Dalla fine di dicembre - aggiunge il ministro - abbiamo espulso 9 soggetti: 5 tunisini, un turco, un egiziano, un marocchino e un pachistano"."Avevamo detto - ha spiegato Alfano - che avremmo stretto i controlli e lo abbiamo fatto prima di Parigi. I soggetti espulsi - ha proseguito - erano tutti con permesso di soggiorno per lunga residenza in Italia, stavano qui da anni e due di questi hanno coinvolto le rispettive famiglie per mandarle in Siria a combattere".Tra gli espulsi, ha detto ancora il ministro, "anche soggetti autoradicalizzatisi sul web, internauti molto attivi, persone che hanno aderito all'Isis, reclutatori". 

Due degli espulsi vivevano nell'hinterland milanese
Delle nove persone espulse due vivevano dall'hinterland milanese. Da quanto si è appreso i due, pare un egiziano e un marocchino, erano tra quelli sotto osservazione da parte della polizia e dei carabinieri del Ros I due, come gli altri 7 espulsi da dicembre ad oggi sarebbero stati muniti di permesso di soggiorno e risiedevano da parecchi anni nell'area attorno a Milano. 

"Radiografati più di 100 soggetti"
L'azione del Governo continua, con 'la radiografia' di un numero di soggetti molto superiore a cento perchè sospettati di attività terroristiche jihadiste. Un lavoro che, secondo Alfano, "si sta ulteriormente intensificando, senza sosta". Per questo motivo "le forze di sicurezza e gli apparati di intelligence sono impegnate a tutto campo "per garantire la democrazia dagli attacchi del terrore".

59 i "foreign fighters"
I 59 foreign fighters che hanno avuto a che fare con l'Italia, oltre ai 5 italiani partiti per la Siria, comprendono due di doppia nazionalità, mentre il resto sono stranieri. 

Presto altre espulsioni
"Ci saranno presto altre espulsioni - anticipa Alfano - ma su questo manteniamo il riserbo, non dobbiamo dare vantaggi a nessuno".

Potenziata la rete della cooperazione internazionale 
"Occorre adeguare il livello di sicurezza degli obiettivi sensibili: abbiamo chiesto ai prefetti di tutta Italia di riunirsi", ha sottolineato il ministro dell'Interno. "I numeri, le cifre e le valutazioni delle forze polizia" vengono recepite in un quadro nazionale, ha spiegato. Ma si punta anche a  "potenziare la rete della cooperazione internazionale: sono in costante contatto con i miei colleghi".

Nella settimana scorsa "sono stato in Albania", ha detto Alfano, terra di transito "per i combattenti" e terra che veniva "solitamente utilizzata da rotte contrabbando". "Sono stato in Turchia - ha continuato il ministro - perché il fenomeno del contrasto al terrorismo è molto importante, perché proprio lì ci sono un milione di profughi dalla Siria e da lì sono partite le carrette del mare" alla volta dell'Italia.

"Abbiamo chiesto di prevenire questi gesti delle organizzazioni criminali e ho avuta ottima impressione circa la volontà  di collaborarare".
 
Condividi