MONDO
Terrorismo, Gentiloni: sbagliato sospendere Schengen
Quella contro il terrorismo, ha aggiunto in polemica con la Lega, "non è una barzelletta, è una battaglia molto seria, per combatterla ci vuole serietà e se mi dici che i 170mila disperati approdati con i barconi nel 2014 sono terroristi, non stai facendo una battaglia seria". Il ministro ha poi invitato all'unità su questi temi: "La battaglia contro il terrorismo internazionale deve avere un sostegno che va al di là di maggioranza e opposizione". L'Italia è impegnata - ha sottolineato - nella guerra allo 'Stato islamico' con "la fornitura di armi a chi combatte sul terreno e alle forze regolari irachene che hanno ottenuto con risultati importanti; partecipando a ricognizioni aeree; impegnando 290 militari nell'addestramento" delle forze che si battono contro l'Isis.
Gentiloni ha quindi ricordato che le normative attuali prevedono già la possibilità di chiudere i siti che fanno propaganda terrorista ed esplicitamente propaganda antisemita. Il ministro si è detto d'accordo sulla possibilità di oscurare tali siti. "Ci vuole - ha aggiunto - un grande coordinamento tra i servizi di informazione di tutto il mondo e ci vuole anche una controffensiva culturale, il terrorismo certamente ha matrice islamica, ma non è l'islam".
Gentiloni è poi intervenuto sulla vicenda dei marò: "Lunedì la Corte Suprema discuterà la nostra nuova petizione" sul fatto che c'è una "condizione sanitaria che non consente a Latorre di tornate in India" e per il governo italiano questa è una "condizione insuperabile".