MONDO
Cordoglio del Pontefice per attentati in Francia, Tunisia e Kuwait
Terrorismo, Papa condanna la "violenza che genera tanta sofferenza"
Dopo gli attentati, il cardinale di Stato Pietro Parolin, ha inviato a nome del Santo Padre, tre telegrammi ai rappresentanti della Santa Sede in Francia, Tunisia e Kuwait, con l'incarico di trasmetterli alle autorità e alle persone colpite dagli attentati terroristici a Saint-Quentin Fallavier in Francia, a Sousse in Tunisia e a Kuwait City.
Il primo telegramma è stato inviato subito dopo l'attentato a Saint-Quentin Fallavier. Papa Francesco "si unisce alla preghiera e al dolore dei parenti delle vittime, particolarmente a quello di chi ha perduto un proprio caro". Il Pontefice "affida alla misericordia si Dio le vittime", ed "esprime la sua profonda vicinanza alle persone ferite e alle loro famiglie chiedendo al Signore di dar loro conforto e consolazione in questa difficile prova". Il Papa "condanna ancora una volta la violenza che genera tanta sofferenza e chiede a Dio di donare la pace, e invoca la benedizione divina per le famiglie coinvolte e per i francesi".
Un altro telegramma è stato inviato subito dopo l'attentato a Sousse: Papa Francesco "si unisce alla preghiera e al dolore delle famiglie in lutto e al dolore dei tunisini. Affida le vittime a Dio e prega che le accolga nella sua luce". Esprime la sua "profonda vicinanza alle persone ferite e alle loro famiglie chiedendo al Signore di dar loro conforto e consolazione in questa difficile prova". Il Santo Padre "condanna ancora una volta la violenza che genera tanta sofferenza e chiede a Dio di donare la pace, e invoca la benedizione divina per le famiglie coinvolte e per i tunisini".
Nella tragica giornata di venerdì, segnata dagli attentati, il Papa ha inviato il suo messaggio anche per le vittime in una moschea a Kuwait City. Papa Francesco "prega per le vittime e per coloro che le piangono". Condanna "questo atto barbarico" e chiede di far sentire la sua "vicinanza alle famiglie colpite in questo momento di dolore". Il Pontefice, infine "incoraggia il popolo del Kuwait a non perdersi d'animo di fronte al male, e invoca sulla nazione la consolazione e la guarigione dell'amore dell'Onnipotente".