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ITALIA

Dopo la strage di Charlie Hebdo

Terrorismo, l'allarme della Questura di Roma: "I giornali si dotino di misure di sicurezza"

Porte blindate, metal detector e videosorveglianza le soluzioni consigliate "laddove non già presenti"

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Le redazioni giornalistiche si dotino "delle più idonee misure di sicurezza passiva, quali blindature di ingressi e/o metal detector e sistemi di videosorveglianza da collegare con le sale operative della Polizia di Stato o con quella del Comando Provinciale dei Carabinieri".

E' l'invito della Questura di Roma, che, dopo il tragico attentato alla redazione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, annuncia di aver "predisposto e reso operativo un piano, coordinato con le altre forze di Polizia, che prevede un rafforzamento delle misure di sicurezza per gli obiettivi sensibili più a rischio" alla luce "dei recenti avvenimenti occorsi in Francia e dell'esigenza di prevenire eventuali analoghi episodi".      

Tuttavia, "al fine di rendere ancora più efficaci le misure adottate", la Questura invita appunto "gli organismi di stampa a dotarsi, laddove non si sia già provveduto, delle più idonee misure di sicurezza passiva".
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