ECONOMIA
A Rainews il responsabile scientifico dell'evento
Festival dell'Economia, Boeri: "L'Italia ha un serio problema di classi dirigenti"
A Trento dal 30 maggio al 2 giugno grandi nomi, giovani ricercatori, economisti di fama internazionale si confronteranno sulle nostre classi dirigenti, non sempre all'altezza della sfida globale per la crescita
Professore, da cosa nasce l'idea di intitolare l'edizione di quest'anno "Classi dirigenti, crescita e bene comune"?
"Sicuramente dalla consapevolezza che una classe dirigente è importante per la crescita economica di un Paese e per il perseguimento del bene comune e non degli interessi individuali. Abbiamo chiamato sì economisti, ma anche politologi, storici, giovani che da anni svolgono ricerca su questi tempi. Che lavorano per capire i meccanismi di carriera di politici, dirigenti, criteri di selezione, retribuzione".
Nella presentazione del programma lei scrive che “un paese può sostenere prolungati anni di crescita grazie alla qualità delle istituzioni, impersonate nelle classi dirigenti”. Il nostro Paese è ormai da anni che non cresce più. Le nostre classi dirigenti sono preparate per la sfida globale?
"L’Italia ha un problema serio di classe dirigente, di classe manageriale. Dobbiamo sicuramente fare autocritica su questo punto. E per classe dirigente non si intende solo quella politica, ma anche quella, per esempio, del mondo dell’informazione. E’ necessario uscire da questa situazione. E la cosa più opportuna è interrogarsi sulle regole. Che siano esse regole di accesso per diventare classe dirigente, le norme, ecc.."
Parliamo di giovani. Che cosa consiglia a un giovane che voglia occuparsi in un futuro di management della cosa pubblica?
"Il mio consiglio è di individuare gli strumenti migliori per avvicinarsi al ruolo di amministratore pubblico. Come strumenti economici di valutazione seri, per analizzare ad esempio le performance dei dipendenti. Ma anche strumenti per la misurazione dei risultati, per capire quali possano essere i migliori incentivi al personale. In Italia abbiamo bisogno di più scuole, che siano esse pubbliche o private, in grado di fornire questi strumenti".
Quest’anno ci sarà il gemellaggio con la 26esima edizione della Francesco Moser, la pedalata cicloturistica in onore del campione trentino. da cosa nasce l'idea? Non mi dica che vuol far pedalare anche i dirigenti…
“Hanno voluto la bicicletta?... A parte le battute, l’idea mi è venuta in mente dopo una bella pedalata in Trentino con Francesco Moser, ciclista eccezionale e uomo straordinario. Ho pensato che questo privilegio dovesse e potesse essere dato anche agli altri. Chiunque vorrà, il primo giugno alle 9 potrà unirsi alla pedalata".
Pedaleranno anche i dirigenti?
“Certo, chiunque desidererà farlo. Sarà una grande festa”.