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MONDO

Brasile, decisione di un giudice del distretto di Cananeia

Tolto il passaporto a Cesare Battisti, ha usato dati falsi per le nozze

L'ex terrorista dei Pac nel giugno 2015 avrebbe comunicato un indirizzo fasullo per i documenti necessari al matrimonio

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Il giudice Sergio Castresi de Souza Castro, del distretto di Cananeia, ha imposto una serie di misure restrittive a Cesare Battisti e alla moglie brasiliana Joice Lima: ritiro del passaporto, proibizione di lasciare Cananeia o uscire di casa dopo le 22 e obbligo di presentarsi una volta al mese alle autorità locali per informare delle loro attività. Il provvedimento è conseguenza del fatto che l’ex terrorista dei Proletari Armati per il Comunismo avrebbe fornito un indirizzo falso in occasione del suo matrimonio.

Secondo il Pm Olavo Evangelista Pezzotti, nel giugno 2015 Battisti e la moglie comunicarono indirizzi fasulli per i documenti necessari alle loro nozze, il che costituisce, nell’ordinamento brasiliano, il reato di falso ideologico. Battisti è anche sotto processo per esportazione illegale di valuta, da quando fu arrestato nell’ottobre 2017 mentre tentava di uscire dal Brasile con dollari ed euro non dichiarati.

Condannato all’ergastolo in via definitiva in Italia per quattro omicidi commessi durante gli anni di piombo, l’ex terrorista potrebbe inoltre essere estradato, dopo che lo scorso 13 marzo il procuratore generale brasiliano, Raquel Dodge, ha stabilito che la decisione finale sulla questione spetta al presidente Michel Temer, che potrebbe ribaltare quanto stabilito nel 2010 dal suo precedessore Luis Inacio Lula Da Silva, che concesse a Battisti lo status di rifugiato politico come ultimo atto del suo secondo mandato presidenziale.
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