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ECONOMIA

Quest'anno al festival dell'economia di Trento il tema è la mobilità sociale

a trento il mondo dopo la crisi

93 eventi ospitati in 16 sale e teatri, ma anche nelle piazze di una città che si tinge del giallo del festival per 5 giorni. Il tema: la mobilità sociale, dopo 7 anni di crisi inceppata dapertutto, dall'America, il paese che ha perso il suo "sogno" come ha detto il premio nobel Stiglitz, all'Italia, terzo paese più ingiusto del pianeta, Tra gli ospiti della decima edizione, curata dal direttore scientifico Tito Boeri, anche il presidente del consiglio Matteo Renzi che ha discusso con il premier francese Manuel Valls di riforme e di una Europa che deve abbandonare il cammino dell'austerità. 

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Come vincere la prevalenza della turbofinanza sull'economia reale e come contrastare la crescente diseguaglianza di redditi e opportunità? Questi gli interrogativi attorno a cui si articola la cinque giorni del festival dell'economia di Trento. I temi sono trasversali e globali, interessano tutti e tutti i paesi del mondo. A discuterne a Trento economisti, impreditori, politici italiani ma anche autentiche star internazionali come i premi Nobel Joseph Stglitz e Paul Krugman, non a caso tra i pensatori più critici del modello neoliberale, e lo storico francese dell'economia Thomas Picketty, il cui volume, il capitale nel XXI secolo è diventato un caso letterario da milioni di copie.
Il tema della mobilità sociale è al centro del dibattito nei paesi che ormai sono usciti dalla crisi, come gli Stati Uniti d'America, ma non riescono a riattivare quell'"ascensore sociale" che è stato sempre alla base del sogno americano e paesi come l'Italia, dove la stagnazione ventennale in cui siamo immersi ha contribuito a cristallizzare le differenze sociali. Gli squilibri stanno diventando talmente estesi da mettere a rischio una prospettiva solida e duratura di ripresa. 
Che ne sarà della classe media, come sostenere il welfare del futuro, quali meccanismi per impedire che una calsse di super ricchi, l'1% della popolazione, possa "comprare" letteralmente le campagne elettorali e determinare le scelte politiche più importanti? Quanto pesa la finanza criminale e quale modello di manifattura può garantire un futuro per il nostro paese? Questi sono alcuni dei temi proposti, accanto a quelli più legati all'attualità italiana come il tema della riforma della scuola, della revisione della spesa pubblica, della riforma del welfare.

Come ricorda il direttore del festival Tito Boeri, lo stato ha a disposizione due grandi strumenti per riattivare l'ascensore sociale:  il sistema fiscale e quello educativo, entrambi in crisi, il primoperché non sempre la scuola riesce a proporre ai figli dei poveri una istruzione di qualità, dall'altro il sistema fiscale tende a colpire meno le rendite finanziarie rispetto al lavoro, "in virtù del fatto che il capitale è molto più mobile del lavoro, se lo tassi troppo, cambierà destinazione". 

La ricerca di soluzioni e di buone pratiche a livello nazionale o locale è fondamentale ma non basta, immersi come siamo in una tela di rapporti nel contesto europeo e mondiale tanto complessa, merito del festival dell'economia di Trento è di mettere in scena questa complessità e questo mosaico di relazioni.

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