MONDO
Trump e sospensione social. Ue: "Necessarie nuove regole
Lo scorso 15 dicembre, la commissione Ue ha presentato la sua proposta per regolamentare i contenuti online
maggiore regolamentazione" del mondo online da parte dei governi. Così un portavoce della commissione Ue sulla decisione delle principali piattaforme social di sospendere gli account del presidente degli Usa, Donald Trump.
Lo scorso 15 dicembre, la commissione Ue ha presentato la sua proposta per regolamentare i contenuti online (il digital services act) che, ha ricordato il portavoce, prevede che le piattaforme spieghino "come moderano i contenuti", stabiliscano "in termini chiari quali sono le regole" e informino "sulla decisione di sospendere un account".
Queste regole, se saranno adottate dagli stati membri, "possono ispirare anche altri governi a livello internazionale". Anche l'alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, ieri si era espresso sul suo blog a favore della libertà d'espressione, ammonendo che la regolamentazione online non può essere affidata ai soli privati.
La Francia deplora la decisione di Twitter di escludere il presidente uscente degli Stati Uniti, Donald Trump, sottolineando che regolamentare la rete non spetta ai colossi del web. "Ciò che mi sciocca è che sia twitter a decidere di chiudere" il profilo di Trump, ha dichiarato il ministro francese dell'economia, Bruno Le Maire, intervistato ai microfoni di Radio France inter.
"La regolamentazione dei colossi del web - ha avvertito - non può avvenire attraverso la stessa oligarchia digitale". Una decisione che ha già suscitato numerose reazioni ai quattro angoli del pianeta, incluso nella classe politica francese.
La cancelliera tedesca Angela Merkel ritiene "problematica" la chiusura da parte di diversi social network, tra cui Twitter, degli account del presidente uscente degli Stati Uniti Donald Trump: lo ha riferito il suo portavoce.
"E' possibile interferire con la libertà di espressione, ma secondo i limiti definiti dal legislatore, e non per decisione di un management aziendale", ha spiegato in conferenza stampa Steffen Seibert.
"Questo è il motivo -ha aggiunto- per cui il Cancelliere ritiene problematico che gli account del presidente americano sui social network siano stati chiusi in maniera definitiva".