MONDO
Arrivano le prime nomine
Trump e il muro con il Messico: "Fuori tre milioni di clandestini". Polemiche per nomina Bannon
Telefonata con il presidente cinese Xi Jinping per parlare di "collaborazione tra Pechino e Washington". Intervista a Cbs: giudici alla Corte Suprema contro l'aborto
L'intervista alla Cbs: "Fuori 3 milioni di clandestini"
Donald Trump, a tutto campo, ha delineato la sua visione dell'America nella prima intervista tv alla Cbs dopo le elezioni americane: ha ammorbidito leggermente la sua posizione sull'immigrazione, ma ha confermato la linea aggressiva sui temi dell'aborto e del diritto alle armi. Il muro lungo la frontiera con il Messico si farà, ma in alcuni tratti potrebbe essere 'solo' una barriera di filo spinato; e saranno espulsi fino a 3 milioni di immigrati clandestini, ma quelli con precedenti penali (erano 11 milioni quelli 'minacciati' durante la campagna elettorale).
Quanto alle nuove nomine alla Corte Suprema, Trump ha annunciato che sceglierà giudici contrari all'aborto e favorevoli al diritto dei cittadini privati a possedere armi, sancito dal Secondo emendamento della Costituzione. Il presidente eletto non considera invece un "problema" i matrimoni tra omosessuali.
Nel corso dell'intervista, durata circa un'ora, Trump ha anche cercato di rassicurare quella larga fetta di americani che guarda spaventata al suo arrivo alla Casa Bianca. "Credo che non mi conoscano. Non abbiate paura: riporteremo indietro il nostro Paese verso la grandezza perduta", ha assicurato rivolgendosi alle migliaia dello slogan, 'Not my president', che in questi giorni stanno protestando contro la sua elezione.
Le prime nomine
Comincia intanto a delinearsi la squadra del presidente eletto. Trump ha infatti scelto come chief of staff della Casa Bianca Reince Priebus, presidente del partito repubblicano. Stephen Bannon invece, presidente della campagna elettorale, sarà il suo chief strategist e il suo consigliere 'anziano'. Lo rende noto un comunicato. Ex manager di Goldman Sachs, presidente del sito conservatore Breitbarb News, Bannon era in lizza anche per diventare capo dello staff della Casa Bianca, incarico però affidato a Reince Priebus.
La critica di musulmani-ebrei Usa su Bannon
La comunità ebraica e quella musulmana in Usa protestano contro la nomina di Steve Bannon: "E' una scelta che rende l'appello all'unità una presa in giro", afferma il Council on American-Islamic relations. L'accusa a Bannon è quella di aver trasformato il suo sito Breibart in uno strumento di "propaganda etnica e di nazionalismo bianco", con posizioni "razziste" e, aggiungono gli ebrei, "antisemite". "Bannon deve andare via - attacca infatti anche l'Anti-Defamation League - se Trump vuole davvero essere il presidente di tutti".
Democratici Usa: no 'suprematisti' a Casa Bianca
Democratici in Congresso all'attacco di Donald Trump sulla nomina di Bannon. "Non bisogna edulcorare la realtà. E la realtà è che un nazionalista bianco è stato nominato capo stratega dell'amministrazione Trump", afferma Nancy Pelosi, leader della minoranza alla Camera dei Rappresentanti. Anche per il leader della minoranza al Senato, Harry Reid, la nomina "è un chiaro segnale che i bianchi suprematisti saranno rappresentati al massimo livello nella Casa Bianca di Trump".
Portavoce Trump difende Bannon: 'Brillante stratega'
Donald Trump scende in campo per difendere la controversa nomina di Steve Bannon: "Chi lo critica - ha detto la portavoce del tycoon, Kellyanne Conway - dovrebbe andare a guardare il suo curriculum. Bannon è uno stratega brillante, e con Reince Priebus sta facendo sacrifici enormi per servire il presidente".