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SALUTE

Ministero della Salute

Tumori, donne meglio degli uomini: due italiane su tre li sconfiggono

Per i cinque tipi di cancro più frequenti, più di 6.270 persone vive che si erano ammalate tra il 2005 e il 2009. È quanto emerge dal Rapporto AIRTUM 2016 sulla sopravvivenza dei pazienti oncologici in Italia

Cellula di cancro al colon (corbisimages)
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In Italia il 63% delle donne colpite da tumore nel periodo 2005-2009 lo sconfigge, per gli uomini solo il 54%. S tratta comunque di un miglioramento rispetto alle persone che hanno scoperto la malattianel quinquennio precedente (2000-2004): 60% delle donne e 51% degli uomini. La conseguenza di questo miglioramento si concretizza in più di 6.270 persone vive per i cinque tumori più diffusi (seno, colon-retto, vescica, prostata e polmone).

Lo rivela il "Rapporto AIRTUM 2016 sulla sopravvivenza dei pazienti oncologici i Italia" presentato oggi al Ministero della Saluta in occasione del Survivorship Planning Day, che vede la collaborazione con solo di AITRUM (Associazione Italiana Registri Tumori), ma anche di AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), CIPOMO (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri), FAVO (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia) e del Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive dell'Università La Sapienza.

Importante è il dato geografico: il Nord sopravvive di più rispetto al Sud. L'Emilia-Romagna e la Toscana sono le regioni con il numero di sopravvivenze più elevato (65% per le donne e 56% per gli uomini): specificamente in Emilia-Romagna si registra la sopravvivenza più alta per i tumori al colon-retto (69%) e alla mammella (89%). Il Friuli Venezia-Giulia, invece, combatte bene quello alla prostata (95% di sopravvissuti). Il tumore al polmone è, invece, tra i più letali, e il miglor risultato è il 18% di guariti in Emilia-Romagna e Lombardia.

"La migliore sopravvivenza nelle donne è in gran parte legata anche al fatto che fra le italiane il tumore più frequente è quello della mammella, con un programma di screening attivo da anni ed un continuo miglioramento delle cure - ha spiegato Carmine Pinto, presidente nazionale AIOM - La sopravvivenza è il dato principale in campo oncologico perché permette di valutare l'efficacia del sistema sanitario nei confronti della patologia tumorale ed è condizionata da due aspetti: la fase nella quale viene diagnosticata la malattia e l'efficacia delle terapie. Su questo parametro epidemiologico influiscono quindi sia gli interventi di prevenzione secondaria che la disponibilità e l'accesso alle terapie più efficaci".

"Fare il punto della situazione italiana, alla luce dell'impostazione della 'European Guide on Quality Improvement in Comprehensive Cancer Control' e identificare contributi specifici per un aggiornamento della pianificazione sono gli obiettivi della giornata di studio e di lavoro organizzata oggi dal Ministero della Salute", ha aggiunto Antonio Federici, dirigente medico del Ministero della Salute. I dati del rapporto riguardano 13 Regioni.  I maschi hanno registrato un miglioramento nei tumori ossei (+10%), del colon-retto e del fegato (+6%), nel mieloma multiplo (+5%), nel Linfoma non Hodgkin (+4%) enel tumore alla prostata (+3%); le femmine, invece, sono migliorate nel Linfoma non Hodgkin (+6%), nel tumore al colon-retto (+5%) e a fegato, ossa, pelvi e vie urinarie, tiroide e mieloma multiplo (+4%).

"Complessivamente la sopravvivenza registrata in Italia è piu' elevata della media europea sia negli uomini (54% vs 49%) che nelle donne (63% vs 57%) con due sole eccezioni: la leucemia linfatica (sopravvivenza identica, pari al 39%) e i tumori della colecisti e vie biliari (17% in Europa e 16% in Italia)", ha affermato Lucia Mangone, Presidente AIRTUM. "La nuova sfida della sopravvivenza al cancro, per i pazienti e i clinici - conclude Francesco De Lorenzo, presidente FAVO - è quella di andare oltre la qualita' delle cure e garantire la qualita' della vita. I pazienti guariti chiedono di tornare a una vita come prima, inclusi il ritorno al lavoro e agli affetti". 

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