ECONOMIA
Migranti, fondi Ue: botta e risposta tra la Commissione e Renzi
Interviene il portavoce della Commissione. Renzi: perversione burocratica distinguere tra vite
Lo ha affermato il portavoce della Commissione europea, Margritis Schinas, ricordando che "in una nota a piè di pagina" dell'accordo raggiunto dai capi di Stato e di governo a fine 2015, si stabilisce che "i contributi nazionali al fondo non saranno considerati nel computo del deficit" che si effettua solitamente nell'ambito del rispetto delle regole del patto di Stabilità e crescita, ha ribadito nel corso del briefing con la stampa. La Commissione Ue valuterà invece se accordare all'Italia la flessibilità per le spese per i migranti 'in primavera', e la valutazione si farà 'caso per caso ed ex post sulla base di spese fatte'.
Renzi: perversione burocratica distinguere tra vite
"Noi italiani pensiamo che i migranti siano tutti uguali. Non è possibile considerare le vite da salvare nel Mar Egeo diverse da quelle da salvare nel Mar Tirreno. Il fatto che le spese per salvare i bambini che navigano dalla Turchia alla Grecia siano fuori dal Patto di Stabilità è finalmente un fatto positivo. Pensare di considerare in modo diverso le spese per salvare i bambini eritrei che arrivano in Sicilia mi sembra assurdo e illogico. Solo una perversione burocratica può fare distinzioni tra le vite da salvare". Lo dichiara il presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
"Non cadiamo nelle provocazioni", rimarca Renzi. "A questo punto noi daremo il nostro contributo alla Turchia per salvare esseri umani. E faremo ogni sforzo per salvare vite umane nel Mediterraneo: abbiamo salvato migliaia di vite mentre l'Europa si girava dall'altra parte. Continueremo a farlo, perché prima del Patto di stabilità c'è un patto di umanità. Che noi non rinnegheremo mai. Se poi vogliono aprire una procedura contro l'Italia, facciano pure: noi andiamo avanti. Per noi Europa significa valori e ideali, non polemiche da professionisti dello zero virgola".
Ue: no comment su Renzi ma aiutiamo in salvataggi
La Commissione europea non ha "niente da dire" sulle dichiarazioni del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha criticato la scelta di Bruxelles di aprire una procedura d'infrazione sui migranti dicendosi disposto ad andare avanti. L'esecutivo comunitario fa comunque notare che la decisione di avviare una procedura d'infrazione nei confronti del nostro Paese riguarda la registrazione dei migranti in arrivo e delle loro impronte digitali, mentre "non ci sono" infrazioni per attività di ricerca e salvataggio in acqua, operazioni per cui Bruxelles "sta sostenendo attivamente l'Italia" grazie a Frontex, l'agenzia per il controllo delle frontiere esterne.
In seguito, si è appreso che il presidente Jean Claude Juncker ha inviato oggi una lettera al premier Matteo Renzi in cui "conferma" la posizione della Commissione sul trattamento riservato ai contributi nazionali per il fondo alla Turchia. Nella lettera, è specificato che la Commissione, "dopo il gentleman's agreement" raggiunto nel vertice, ha "concordato" che tali contributi "non saranno calcolati nel deficit" e fatto "una dichiarazione formale" in tal senso al Coreper del 18 dicembre.