MONDO
Il nuovo giornale si chiama Yarina Bakis
Erdogan commissaria Zaman, nasce un nuovo giornale: "Lo sguardo al domani". Un successo
Nella prima pagina, giunta in edicola a tempo di record, campeggiano foto e titoli censurati dal quotidiano "normalizzato"
Roma
In Turchia, mentre i reporter del quotidiano anti-Erdogan, Zaman, commissariato venerdì, restano 'prigionieri' in una redazione dove i loro articoli vengono cestinati e non hanno più neanche accesso a internet, alcuni dei loro ex colleghi non hanno perso tempo, lanciando un nuovo giornale. Nella sua prima pagina, finita in edicola a tempo di record, campeggiano foto e titoli censurati dal quotidiano "normalizzato".
Si chiama Yarina Bakis (Lo sguardo al domani) e punta a dar voce alle istanze di Zaman, che fino alla settimana scorsa era il più diffuso quotidiano di opposizione in Turchia.
Dopo il commissariamento per i presunti legami con l'imam e magnate Fethullah Gulen, ex alleato ora avversario del presidente Recep Tayyip Erdogan, il giornale ha rovesciato la sua linea editoriale, diventando filo-governativo. Così, mentre il nuovo Zaman guidato dagli amministratori giudiziari va in edicola con un'edizione confezionata da giornalisti 'amici' al di fuori della redazione, i suoi ex reporter, per lo più in pensione, mandano in stampa un quotidiano che vuole raccoglierne l'eredità.
Un'operazione lampo a cui, almeno ufficialmente, non partecipano gli attuali giornalisti ai quali è stato chiuso l'indirizzo di posta elettronica e sono ancora quasi tutti dipendenti di Zaman, non autorizzati a scrivere per altri.
Così è partita l'avventura di Yarina Bakis, senza firme ma con grande seguito. Quando a Zaman verrà nominato un nuovo direttore pro-Erdogan, nella nuova redazione di Yarina Bakis potrebbero confluire molti degli attuali reporter del giornale.
Una battaglia dietro cui si cela lo scontro con la rete finanziaria di Gulen, che Erdogan accusa di aver creato uno "stato parallelo" per rovesciarlo. Gli ambienti filo-governativi attaccano il nuovo giornale, accusandolo di sfruttare le risorse del gruppo editoriale commissariato e denunciando che molti dei computer della redazione sarebbero stati stati fatti sparire. "A Zaman se lo aspettavano da novembre, hanno avuto tutto il tempo di prepararsi", attaccano fonti vicine ai nuovi amministratori. Sarebbe questo, dicono, a spiegare anche la capacità di mettere in piedi un'immediata distribuzione a livello nazionale, effettuata dallo stesso gruppo Cihan che fino a venerdì distribuiva proprio Zaman.
Si chiama Yarina Bakis (Lo sguardo al domani) e punta a dar voce alle istanze di Zaman, che fino alla settimana scorsa era il più diffuso quotidiano di opposizione in Turchia.
Dopo il commissariamento per i presunti legami con l'imam e magnate Fethullah Gulen, ex alleato ora avversario del presidente Recep Tayyip Erdogan, il giornale ha rovesciato la sua linea editoriale, diventando filo-governativo. Così, mentre il nuovo Zaman guidato dagli amministratori giudiziari va in edicola con un'edizione confezionata da giornalisti 'amici' al di fuori della redazione, i suoi ex reporter, per lo più in pensione, mandano in stampa un quotidiano che vuole raccoglierne l'eredità.
Un'operazione lampo a cui, almeno ufficialmente, non partecipano gli attuali giornalisti ai quali è stato chiuso l'indirizzo di posta elettronica e sono ancora quasi tutti dipendenti di Zaman, non autorizzati a scrivere per altri.
Così è partita l'avventura di Yarina Bakis, senza firme ma con grande seguito. Quando a Zaman verrà nominato un nuovo direttore pro-Erdogan, nella nuova redazione di Yarina Bakis potrebbero confluire molti degli attuali reporter del giornale.
Una battaglia dietro cui si cela lo scontro con la rete finanziaria di Gulen, che Erdogan accusa di aver creato uno "stato parallelo" per rovesciarlo. Gli ambienti filo-governativi attaccano il nuovo giornale, accusandolo di sfruttare le risorse del gruppo editoriale commissariato e denunciando che molti dei computer della redazione sarebbero stati stati fatti sparire. "A Zaman se lo aspettavano da novembre, hanno avuto tutto il tempo di prepararsi", attaccano fonti vicine ai nuovi amministratori. Sarebbe questo, dicono, a spiegare anche la capacità di mettere in piedi un'immediata distribuzione a livello nazionale, effettuata dallo stesso gruppo Cihan che fino a venerdì distribuiva proprio Zaman.