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MONDO

Non escluse nuove elezioni

Turchia, dopo il voto crolla la borsa. Incertezza sul nuovo governo

In apertura di mercati l'indice principale della borsa di Istanbul ha aperto con un tonfo dell'8,2%, la lira nelle prime fasi è scesa del 5%. Il partito del presidente Tayyip Erdogan ha perso la maggioranza in Parlamento, supera la soglia del 10 % il partito curdo Hdp 

(Ansa)
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In Turchia crollano la lira e la Borsa dopo l'esito del voto che ha visto il partito islamico Akp di Recep Tayyip Erdogan perdere la maggioranza assoluta in parlamento. Nelle prime fasi sui mercati la lira è scesa del 5% al record di 2,8020 sul dollaro, mentre l'indice principale della borsa di Istanbul ha aperto con un tonfo dell'8,2%.

Akp perde maggioranza
Per la prima volta dopo 13 anni il partito Akp perde la maggioranza assoluta mentre il partito filo-curdo Hdp entra in Parlamento. Il partito di orientamento islamico moderato si posiziona di nuovo come primo partito del Paese, ma perde 9 punti rispetto alle politiche del 2011 ottenendo il 40,8% dei voti e 258 deputati. Un risultato ben lontano anche dall'obiettivo dell'Akp di realizzare un emendamento presidenziale alla Costituzione, per il quale sarebbero necessari almeno 330 seggi. Secondo partito il Chp al 25,1%, poi il nazionalista Mhp al 16,4% e  il filo-curdo Hdp il 12,9%.

Partito filo-curdo in Parlamento
Il curdo Selahattin Demirtas, 41 anni, ha portato il suo partito Hdp, nato nel 2014, ben oltre la micidiale soglia di sbarramento del 10%, con un bottino di almeno 78 deputati. Il "Podemos curdo" o "Obama curdo" come è stato definito, ha fatto proprie parte delle idee libertarie della rivolta nel 2013 dei ragazzi di Gezi Park contro la deriva autoritaria e islamica imposta al Paese da Erdogan, repressa con pugno di ferro, ha conquistato consensi oltre l'elettorato curdo. E ha ottenuto probabilmente l'appoggio di buona parte dei circa tre milioni di giovani che oggi votavano per la prima volta.



Scenari
C'è grande incertezza ora sulla formazione del nuovo governo. "La Turchia cercherà una coalizione", il vicepremier Numan Kurtulmus, considerato vicino al presidente Recep Tayyip Erdogan, ha aperto la strada al tentativo dell'Akp di trovare il sostegno di deputati di un altro partito per la formazione di un nuovo esecutivo. "In queste condizioni verrà fuori un governo di coalizione", ha ipotizzato Kurtulmus. Ma il partito nazionalista turco Mhp è tornato ad escludere l'ipotesi di una coalizione.  "La prima possibilità dovrebbe essere un accordo fra l'Akp e i filo-curdi dell'Hdp. La seconda consiste in un'alleanza fra l'Akp, il Chp e l'Hdp", ha detto il leader del partito Devlet BahceliBahceli, aggiungendo: "Se nessuno di questi scenari dovesse realizzarsi, allora dovranno essere convocate elezioni anticipate". Prima del voto tutti gli oppositori avevano escluso ogni alleanza con l'Akp, dopo avere denunciato per anni le spinte dittatoriali e islamiche del "sultano" e la corruzione emersa con la Tangentopoli del Bosforo, affossata dal potere.

96 donne elette
Sono 96 le deputate che entreranno nel Parlamento turco, si tratta del numero più alto della storia della Turchia. Entrano anche rappresentati delle minoranze: quattro cristiani e due rappresentanti della comunità yazida, eletti per l'Hdp.
 
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