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MONDO

Attentato alla marcia pacifista

Turchia, migliaia in piazza ad Ankara dopo la strage. Uno dei due kamikaze sarebbe una donna

Migliaia in piazza per ricordare le vittime; ancora nessuna rivendicazione, la polizia avrebbe identificato i due attentatori: si tratta di uomo tra i 25 e i 30 anni e, molto probabilmente, di una donna. Il bilancio delle autorità è di 97 morti e oltre 400 feriti, per il partito filo-curdo le vittime sono 128

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Ad Ankara è il giorno del dolore. Migliaia di persone sono scese in piazza per ricordare le vittime; si sono radunate a piazza Sihhiye, vicino al luogo dell'attentato, la polizia non ha infatti permesso che i manifestanti arrivassero fino alla stazione ferroviaria. Proteste che seguono quelle avvenute ieri sera a Istanbul e in molte città turche: in migliaia hanno manifestato contro il Governo, accusato di essere responsabile delle strage. Non esiste ancora un bilancio ufficiale delle vittime: il governo parla di 97 morti e oltre 400 feriti, per il partito filo-curdo Hdp i morti sono 128.

Identificato un kamikaze
Intanto la polizia, riportano i media locali, avrebbe identificato uno dei due kamikaze, secondo le autorità sono due gli attentatori. Si tratta di un uomo di età compresa tra i 25 e i 30 anni, identificato grazie alle impronte recuperate nei frammenti di un ordigno. Al momento nessuno ha rivendicato l'attentato, il premier turco, Ahmet Davutoglu ha indicato come potenziali sospetti Isis e Pkk ma anche le sigle di estrema sinistra Dhkp-c e Mlkp.

Manifestanti accusano: "Stato dietro la strage"
Mentre il presidente Erdogan condanna l'attacco esplode la rabbia contro il governo. Migliaia di persone sono scese in piazza ieri sera a Istanbul, accusando lo Stato di essere responsabile della strage. I dimostranti hanno esposto striscioni e cartelli con le scritte "Stato assassino", "conosciamo i colpevoli" e hanno chiesto a gran voce le dimissioni del presidente, Recep Tayyp Erdogan. Manifestazioni hanno avuto luogo anche in altre città turche, tra cui Smirne, Batman e Diyarbakir. In quest'ultima località, la polizia ha utilizzato gas lacrimogeni per disperdere la folla. 



Erdogan: "Attentato contro l'unità"
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha condannato con forza questo attacco "che prende di mira l'unità. Siamo contro ogni forma di terrorismo". "È l'episodio più doloroso della storia della Repubblica" ha commentato il premier turco, Ahmet Davutoglu
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