Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Ucraina-5-civili-uccisi-e-29-feriti-nei-combattimenti-a-Donetsk-poroshenko-davos-12d44006-84e3-4006-83de-0072c997cb85.html | rainews/live/ | true
MONDO

La crisi

Ucraina: 5 civili uccisi e 29 feriti nei combattimenti a Donetsk. Poroshenko rientra da Davos

Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha accorciato la sua visita al forum di Davos a causa dell'inasprirsi dei combattimenti nell'est del Paese 

Il presidente ucraino Petro Poroshenko
Condividi
Almeno cinque civili sono morti e altri 29 sono rimasti feriti nei combattimenti tra l'esercito di Kiev e i ribelli filo-russi a Donetsk, nell'est dell'Ucraina. Lo hanno riferito fonti dell'amministrazione della città, spiegando che i bombardamenti dell'artiglieria pesante si sono protratti per tutta la notte e sono proseguiti al mattino. La notizia dei nuovi combattimenti arriva all'indomani dell'accusa di Kiev di un attacco da parte di truppe regolari russe contro l'esercito ucraino a due postazioni nei pressi di Slovyanoserbsk, a nord-ovest di Lugansk. 

Poroshenko anticipa rientro da Davos 
Il presidente ucraino, Petro Poroshenko ha accorciato la sua permanenza al World Economic Forum di Davos per seguire lo sviluppo della situazione nell'Ucraina orientale. Lo ha riferito il suo portavoce, Svyatoslav Tseholko. In particolare la decisione è stata presa dopo che i comandi militari di Kiev hanno segnalato che nei combattimenti a ovest della città di Lugansk sarebbero coinvolte anche truppe regolari russe. 

Il sostegno di Obama
Gli Stati Uniti sostengono "il principio che una nazione più grande non può opprimere quella più piccola" e lo dimostrano "opponendosi all'aggressione russa, sostenendo la democrazia ucraina e rassicurando i nostri alleati della Nato", ha detto il presidente Usa Barack Obama nel suo discorso sullo stato dell'Unione. 

Lavrov: al vertice di Berlino la Russia chiederà tregua immediata 
La Russia cercherà di ottenere un immediato cessate il fuoco nel corso dei colloqui che si terranno oggi a Berlino con i ministri degli Esteri di Germania, Francia e Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, nel corso di una conferenza stampa. Secondo il numero uno della diplomazia russa, gli accordi di Minsk, siglati a settembre, non stanno venendo rispettati anche perché la linea di separazione indicata dal governo di Kiev e dai separatisti non rispecchia le attuali posizioni delle parti.


 
Condividi