Ucraina, Papa: "Tanta sofferenza tra i civili per un conflitto che non accenna a placarsi"

Città del Vaticano 24 agosto 2014

"Il mio pensiero oggi va in modo particolare all'amata terra d'Ucraina, di cui ricorre oggi la festa nazionale, a tutti i suoi figli e figlie, ai loro aneliti di pace e serenità, minacciati da una situazione di tensione e di conflitto che non accenna a placarsi, generando tanta sofferenza tra la popolazione civile". Così Papa Francesco, dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano subito dopo la recita dell'Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro per il consueto appuntamento domenicale. "Affidiamo al Signore Gesù e alla Madonna l'intera Nazione - ha proseguito il Pontefice - e preghiamo uniti soprattutto per le vittime, le loro famiglie e quanti soffrono. Ho ricevuto una lettera di un vescovo che racconta tutto questo dolore. Preghiamo insieme alla Madonna per questa amata terra nazionale", conclude Bergoglio invitando la piazza a recitare un'Ave Maria.

"Ogni battezzato è chiamato ad offrire la propria fede"
Prima di invitare a pregare per l'Ucraina il Pontefice ha detto ai fedeli: "Ogni battezzato è chiamato ad offrire a Gesù la propria fede, povera ma sincera, perché Lui possa continuare a costruire la sua Chiesa, in ogni parte del mondo". Il Vangelo di oggi parla della testimonianza di fede di Pietro. E "oggi - ha detto il Pontefice - interpella ognuno di noi. Se il Signore trova nel nostro cuore una fede, non dico perfetta, ma sincera, genuina, allora Lui vede in noi delle pietre vive con cui costruire la sua comunità".

Il messaggio ai giovani: "Testimoniate la bellezza della fede cristiana"
Subito dopo la recita dell'Angelus, il Papa ha lanciato un messaggio ai tanti giovani in Piazza San Pietro: "Cari giovani, tornate a casa con il desiderio di testimoniare a tutti la bellezza della fede cristiana".