MONDO
Scattate le nuove misure Ue
Ucraina, Putin: "Sanzioni Ue minano il processo di pace". Nuove misure contro Mosca anche dagli Usa
In sincronia con quelle europee, Washington fa partire la nuova ondata contro banche e industrie russe. Intanto l'entrata in vigore dell'accordo di libero scambio tra l'Ucraina e l'Ue è stato rinviato al 31 dicembre 2015. E' quanto si legge in una nota diffusa a Bruxelles dopo l'incontro trilaterale Ue-Ucraina-Russia
Ucraina
Le sanzioni Ue contro la Russia "di fatto rappresentano passi che minano il processo di pace in Ucraina". Lo ha detto il leader del Cremlino Vladimir Putin, citato dall'agenzia Itar-Tass, aggiungendo che Mosca imporrà sanzioni in risposta a quelle europee, solo se le riterrà positive per la propria economia. "Le sanzioni - ha proseguito il leader del Cremlino - non sono mai state efficaci come strumento di politica estera e non portano mai i risultati attesi, danneggiano coloro che vi fanno ricorso e quelle antirusse non sono un'eccezione". Putin ha inoltre denunciato che la crisi ucraina "è uno strumento per sconvolgere in qualche modo le relazioni internazionali" e che è sfruttata per "rianimare la Nato come strumento politico".
Convoglio umanitario russo attraversa la frontiera ucraina
I primi automezzi russi del secondo convoglio russo di aiuti umanitari hanno attraversato la frontiera per andare nell'est dell'Ucraina controllata dai separatisti ucraini filo-russi. Ad agosto l'ingresso di un presunto convoglio umanitario russo in Ucraina aveva provocato una disputa dal momento che era entrato nel Paese con decisione unilaterale, senza l'autorizzazione di Kiev e passando per un varco controllato dai separatisti filorussi. Kiev sosteneva che quel convoglio fosse in realtà carico di aiuti diretti ai ribelli. L'accordo di pace di Minsk, però, prevedeva l'arrivo di altri due convogli e la Russia aveva annunciato che avrebbero portato cibo, depuratori per l'acqua e generatori di corrente elettrica.
Le sanzioni europee
Intanto è scattato il nuovo pacchetto di sanzioni Ue contro Mosca. Restringeranno l'accesso ai mercati finanziari europei non solo delle cinque banche controllate dallo stato già colpite a fine luglio, ma anche di tre produttori di armi e dei tre giganti del petrolio Transneft, Rosneft e Gazprom-neft. Non è consentito lo scambio di obbligazioni, azioni e altri strumenti la cui durata supera i 30 giorni emessi dalle stesse banche. Sono poi state aggiunte altre 24 persone, fra cui oligarchi russi, nella lista dei soggetti colpiti dal congelamento dei beni finanziari e dalla sospensione del visto di viaggio.
Barroso: “Sanzioni ma la porta del dialogo resta aperta”
"Non abbiamo esitato a rispondere al comportamento inaccettabile della Russia approfondendo la pressione" con misure restrittive, ha detto il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso , ribadendo l'obiettivo di arrivare ad "una soluzione politica al conflitto, basata sulla sovranità dell'Ucraina". Col nuovo pacchetto di sanzioni "non vogliamo aggravare la situazione, ma ci sono decisioni che non si possono accettare” ha detto Barroso. Abbiamo voluto dimostrare alla Russia e al mondo che ci sono comportamenti che non possono essere accettati", ha aggiunto, evidenziando che "le porte per il dialogo ed il compromesso" con la Russia, restano aperte.
Anche gli Usa inaspriscono le sanzioni contro Mosca. Colpita Sberbank
Anche gli Stati Uniti – come avevano annunciato - inaspriscono le sanzioni contro la Russia per la crisi in Ucraina. E colpiscono anche Sberbank, la maggiore banca statale russa. Lo afferma il Dipartimento del Tesoro, sottolineando che l'inasprimento delle sanzioni riguarda oltre al settore bancario, anche quelli dell'energia e della difesa. Il Tesoro ha anche "imposto sanzioni che vietano l'esportazione di beni, servizi (non inclusi quelli finanziari) o tecnologia" che possa aiutare la produzione di petrolio nel mar Artico a cinque società energetiche russe attive in questo tipo di progetti. Si tratta di Gazprom, Gazprom Neft, Lukoil, Surgutneftegas e Rosneft. Una mossa queste che potrebbe pesare su Exxon, colosso dell'energia americano, che ha siglato due anni fa un accordo per un progetto nel mar Artico con Rosneft.
Ue-Ucraina: rinviata a fine 2015 l'entrata in vigore dell'accordo libero scambio
Intanto l'entrata in vigore dell'accordo di libero scambio tra l'Ucraina e l'Ue è stato rinviato al 31 dicembre 2015. E' quanto si legge in una nota diffusa a Bruxelles dopo l'incontro trilaterale Ue-Ucraina-Russia. Nel corso dell'incontro odierno, secondo quanto riporta una dichiarazione congiunta, la Commissione europea si è detta pronta a mostrare maggiore flessibilità per favorire la stabilizzazione della situazione in Ucraina se Kiev ratificherà l'accordo di associazione con l'Ue. Una flessibilità, si spiega, che consisterà nel rinviare alla fine del 2015 l'entrata in vigore della parte dell'intesa che prevede l'applicazione di un regime di libero scambio. Ue, Ucraina e Russia proseguiranno comunque le loro consultazioni al fine di rispondere alle preoccupazioni espresse da Mosca. Il tutto nel quadro - si legge ancora nella nota - del processo di pace in Ucraina e nel rispetto del diritto di questo Paese di decidere del suo destino e della sua integrità territoriale. Su questa base, Russia e Ucraina hanno confermato che continueranno ad applicare il regime preferenziale agli scambi commerciali tra i due Paesi.
Poroshenko: no correzioni al testo dell'accordo di associazione Ue
Non saranno introdotte correzioni al testo dell'accordo d'associazione e libero scambio tra l'Unione europea e Kiev. Lo ha detto il presidente ucraino Petro Poroshenko dopo un incontro a Kiev con il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso.
Convoglio umanitario russo attraversa la frontiera ucraina
I primi automezzi russi del secondo convoglio russo di aiuti umanitari hanno attraversato la frontiera per andare nell'est dell'Ucraina controllata dai separatisti ucraini filo-russi. Ad agosto l'ingresso di un presunto convoglio umanitario russo in Ucraina aveva provocato una disputa dal momento che era entrato nel Paese con decisione unilaterale, senza l'autorizzazione di Kiev e passando per un varco controllato dai separatisti filorussi. Kiev sosteneva che quel convoglio fosse in realtà carico di aiuti diretti ai ribelli. L'accordo di pace di Minsk, però, prevedeva l'arrivo di altri due convogli e la Russia aveva annunciato che avrebbero portato cibo, depuratori per l'acqua e generatori di corrente elettrica.
Le sanzioni europee
Intanto è scattato il nuovo pacchetto di sanzioni Ue contro Mosca. Restringeranno l'accesso ai mercati finanziari europei non solo delle cinque banche controllate dallo stato già colpite a fine luglio, ma anche di tre produttori di armi e dei tre giganti del petrolio Transneft, Rosneft e Gazprom-neft. Non è consentito lo scambio di obbligazioni, azioni e altri strumenti la cui durata supera i 30 giorni emessi dalle stesse banche. Sono poi state aggiunte altre 24 persone, fra cui oligarchi russi, nella lista dei soggetti colpiti dal congelamento dei beni finanziari e dalla sospensione del visto di viaggio.
Barroso: “Sanzioni ma la porta del dialogo resta aperta”
"Non abbiamo esitato a rispondere al comportamento inaccettabile della Russia approfondendo la pressione" con misure restrittive, ha detto il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso , ribadendo l'obiettivo di arrivare ad "una soluzione politica al conflitto, basata sulla sovranità dell'Ucraina". Col nuovo pacchetto di sanzioni "non vogliamo aggravare la situazione, ma ci sono decisioni che non si possono accettare” ha detto Barroso. Abbiamo voluto dimostrare alla Russia e al mondo che ci sono comportamenti che non possono essere accettati", ha aggiunto, evidenziando che "le porte per il dialogo ed il compromesso" con la Russia, restano aperte.
Anche gli Usa inaspriscono le sanzioni contro Mosca. Colpita Sberbank
Anche gli Stati Uniti – come avevano annunciato - inaspriscono le sanzioni contro la Russia per la crisi in Ucraina. E colpiscono anche Sberbank, la maggiore banca statale russa. Lo afferma il Dipartimento del Tesoro, sottolineando che l'inasprimento delle sanzioni riguarda oltre al settore bancario, anche quelli dell'energia e della difesa. Il Tesoro ha anche "imposto sanzioni che vietano l'esportazione di beni, servizi (non inclusi quelli finanziari) o tecnologia" che possa aiutare la produzione di petrolio nel mar Artico a cinque società energetiche russe attive in questo tipo di progetti. Si tratta di Gazprom, Gazprom Neft, Lukoil, Surgutneftegas e Rosneft. Una mossa queste che potrebbe pesare su Exxon, colosso dell'energia americano, che ha siglato due anni fa un accordo per un progetto nel mar Artico con Rosneft.
Ue-Ucraina: rinviata a fine 2015 l'entrata in vigore dell'accordo libero scambio
Intanto l'entrata in vigore dell'accordo di libero scambio tra l'Ucraina e l'Ue è stato rinviato al 31 dicembre 2015. E' quanto si legge in una nota diffusa a Bruxelles dopo l'incontro trilaterale Ue-Ucraina-Russia. Nel corso dell'incontro odierno, secondo quanto riporta una dichiarazione congiunta, la Commissione europea si è detta pronta a mostrare maggiore flessibilità per favorire la stabilizzazione della situazione in Ucraina se Kiev ratificherà l'accordo di associazione con l'Ue. Una flessibilità, si spiega, che consisterà nel rinviare alla fine del 2015 l'entrata in vigore della parte dell'intesa che prevede l'applicazione di un regime di libero scambio. Ue, Ucraina e Russia proseguiranno comunque le loro consultazioni al fine di rispondere alle preoccupazioni espresse da Mosca. Il tutto nel quadro - si legge ancora nella nota - del processo di pace in Ucraina e nel rispetto del diritto di questo Paese di decidere del suo destino e della sua integrità territoriale. Su questa base, Russia e Ucraina hanno confermato che continueranno ad applicare il regime preferenziale agli scambi commerciali tra i due Paesi.
Poroshenko: no correzioni al testo dell'accordo di associazione Ue
Non saranno introdotte correzioni al testo dell'accordo d'associazione e libero scambio tra l'Unione europea e Kiev. Lo ha detto il presidente ucraino Petro Poroshenko dopo un incontro a Kiev con il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso.