Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Ucraina-i-russi-prendono-il-controllo-di-due-basi-missilistiche-in-Crimea-e954eab8-daf1-4a7d-885a-582fca7f7c8c.html | rainews/live/ | true
MONDO

Domani vertice Ue, a Bruxelles anche premier ucraino Iatseniuk

L'Ucraina si arruola contro i russi, Mosca controlla altre 2 basi missilistiche

Le forze russe hanno preso il controllo parziale di due basi missilistiche in Crimea. A Kiev i giovani appaiono pronti a prendere le armi nell'eventualità di un conflitto con la Russia e  lunghe code di aspiranti reclute si sono formate davanti ai centri di arruolamento. Oggi a Parigi incontro dei capi delle diplomazie europee e domani a Bruxelles vertice europeo straordinario sull'Ucraina 

Base militare Kerch, Ukraina (ansa)
Condividi
Kiev Le forze russe hanno preso il controllo parziale di due basi missilistiche in Crimea. La prima base è quella di Evpatoria, nell'ovest della Penisola. La seconda base, invece, si trova nel sud della Crimea. si tratta della base di Fiolent, vicino al porto di Sebastopoli, che ospita la Flotta russa del Mar Nero. Il ministero della Difesa ucraino, che ha confermato che le due basi missilistiche in Crimea sono state occupate da forze russe, ha precisato che i missili restano comunque sotto il controllo di Kiev. In Crimea è anche stato minacciato l'iniviato delle Nazioni Unite Robert Serry: uomini armati gli hanno intimato di lasciare la Crimea.

Bielorussi occupano di nuovo sede governo Donetsk
Gli insorti filorussi hanno nuovamente occupato il palazzo dell'amministrazione regionale di Donetsk, nell'Ucraina orientale, da dove erano stati cacciati poche ore prima dalle forze dell'ordine. I manifestanti hanno sfondato un cordone della polizia e hanno fatto irruzione nell'edificio issando una bandiera russa all'11/mo, dove c'è l'ufficio del governatore, secondo Interfax. In serata a Donetsk è prevista anche una manifestazione a favore dell'integrità territoriale dell'Ucraina.

Code a centri reclutamento, giovani pronti prendere armi 
In Ucraina finora non è stato sparato un colpo, se non in aria, ma nella capitale Kiev e nelle regioni filo-occidentali i giovani appaiono pronti a prendere le armi nell'eventualità in cui un conflitto con la Russia diventasse inevitabile: lunghe code di aspiranti reclute si sono infatti formate praticamente davanti a tutti i centri di arruolamento. Quello nel cuore di Kiev è stato reso letteralmente d'assalto, al punto che è stato costretto a chiudere i battenti perché i volontari erano assai più numerosi delle effettive disponibilità di posti nelle Forze Armate.
    
Lavrov: nessuna autorità su "forze auto-difesa" Crimea 
La Russia non può ordinare di smobilitare ai gruppi armati che hanno assunto il controllo della Crimea, "se esistono", poiché si tratta di "forze locali di auto-difesa create dagli abitanti" che "non rispondono" a Mosca: lo ha affermato da Madrid il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, le cui dichiarazioni sono state riportate dalla televisione di Stato. Lavrov ha ribadito che le uniche forze non filo-russe, ma propriamente russe, presenti sulla penisola ribelle sono quelle della Flotta del Mar Nero che rimangono nelle loro normali postazioni.  

Il premier ucraino Iatseniuk domani a Parlamento Ue
In premier ad interim ucraino Arseni Iatseniuk domani sarà anche al Parlamento europeo, dove incontrerà il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, ed i capigruppo dei partiti presenti all'Eurocamera. L'incontro precederà la partecipazione di Iatseniuk al vertice straordinario dei leader. 

Fabius: Parigi e Berlino hanno piano uscita crisi
Oggi pomeriggio a Parigi, diversi capi delle diplomazie europee - fra questi il ministro Federica Mogherini, il russo Serghei Lavrov, l'americano John Kerry, il tedesco Frank-Walter Steinmeier, e la responsabile della diplomazia europea, Catherine Ashton - si incontreranno a Parigi, per la seconda riunione del Gruppo internazionale di sostegno al Libano. La riunione, sarà dominata dalla crisi ucraina, come ha confermato lo stesso Fabius. All'ordine del giorno, la proposta di creare un gruppo di contatto sull'Ucraina della quale la cancelliera tedesca Angela Merkel ha già parlato con il presidente russo Vladimir Putin.  La riunione assume un rilievo ancora maggiore alla vigilia del vertice europeo straordinario sull'Ucraina di domani a Bruxelles, cui prenderà parte anche il neopremier Renzi, nel quale potrebbero essere varate sanzioni contro la Russia in assenza di segnali distensivi nella crisi ucraina.
La Francia e la Germania vogliono proporre un "piano di uscita" dalla crisi in Ucraina che potrebbe essere discusso già oggi a Parigi, a margine di un incontro internazionale sul Libano al quale partecipano diversi ministri degli Esteri dei principali paesi, fra i quali l'Italia, ha detto il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius.  Il piano franco-tedesco, ha precisato Fabius, torna su diversi punti dell'accordo del 21 febbraio concluso a Kiev dopo diversi giorni di violenti scontri fra autorità e manifestanti filo-europei: "un governo di unione - spiega Fabius - il fatto che i russi si debbano ritirare, il fatto che se ci sono milizie estremiste devono essere disciolte, e il fatto che la costituzione del 2004 venga applicata e si vada verso elezioni presidenziali".

Cameron: difficile si tenga G8 a Sochi
E' difficile immaginare come si possa tenere la riunione del G8 a Sochi in giugno. Lo ha dichiarato oggi il premier britannico David Cameron, intervenendo sulla crisi in Ucraina durante il 'question time' alla Camera dei Comuni.  Il premier britannico ha aggiunto che nulla deve essere escluso in termini di sanzioni e sottolineato che l'attuale status quo in Crimea è ''inaccettabile'', e che quanto fatto da Mosca avrà ''costi e conseguenze''.

11 miliardi di aiuti da commissione Ue
Il presidente della commissione Ue, Jose' Manuel Barroso annuncia un massiccio pacchetto di aiuti per l'Ucraina "di almeno 11 miliardi di euro in due anni". "E' un pacchetto - spiega - definito per assistere un governo ucraino solido e partecipato e orientato verso le riforme". 

Osservatori Osce a Kiev
L'Osce ha inviato una missione di 35 osservatori militari in Ucraina, su richiesta del governo di Kiev. La missione comincia oggi da Odessa, si concluderà il 12 marzo ed è disarmata. Di essa fanno parte rappresentanti di 18 Paesi, con Usa, Canada, Rep.Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Lettonia, Lituania, Norvegia, Polonia, Slovacchia, Svezia, Turchia e Ungheria. Lo rende noto l'Osce, precisando che lo scopo della missione è "dissipare le preoccupazioni su attività militari insolite".

Napolitano, disinnescare crisi, resti integrità
Quella dell'Ucraina è "una questione nodale" e le tensioni devono essere "rapidamente disinnescate" sulla base della "reciproca comprensione" e avendo come base"l'indipendenza e l'integrità" del Paese. Lo ha detto il presidente Giorgio Napolitano parlando oggi a Tirana.  La crisi Ucraina è diventata "una questione nodale", anche nei rapporti tra Unione Europea e Federazione russa, e "mi auguro che le tensioni vengano rapidamente disinnescate scegliendo la strada della moderazione e della reciproca comprensione - ha sottolineato il Presidente Napolitano al termine di un incontro con il presidente albanese, Bujar Nishani - in modo che l'indipendenza e l'integrazione dell'Ucraina possa essere la base dei rapporti sia per l'Unione Europea che per la Russia". Tutto questo anche perché, ha aggiunto il Capo dello Stato nel corso della sua visita di Stato in Albania, l'Ucraina è "parte non lieve del nostro orizzonte strategico". 

Ban Ki-Moon a Usa e Ue: "raffreddare la tensione"
Usa e Ue "raffreddino" la tensione della crisi ucraina. Il monito è arrivato dal segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon, che ha telefonato al segretario di Stato Usa John Kerry e ai leader dell'Unione europea il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius e il collega tedesco Frank-Walter Steinmeier. Lo ha raccontato lo stesso Ban in visita in Sierra Leone. Il segretario dell'Onu ha anche anticipato che invierà il suo assistente per i diritti umani Ivan Simonovic in Ucraina "per monitorare la situazione". "Cosa è importante e urgente - ha detto Ban - è che il principio dell'unità, della sicurezza e dell'integrità sovrana dell'Ucraina sia protetta". "Sollecito - ha aggiunto il numero uno del Palazzo di Vetro - tutte le parti a raffreddare la temperatura e la retorica e a siedere insieme per avere un dialogo costruttivo per risolvere i problemi". 
 
Condividi