MONDO
Intervento del presidente della Commissione
Juncker: l'Ue va molto male, ci sono troppe fratture
"Ue alle prese con molte crisi"
L'Unione europea è "alle prese con le crisi dei rifugiati, la Brexit e la mancanza di investimenti" oltre alle situazione "in Ucraina e Siria e si dimentica che la Siria è un vicino dell'Europa, perché è molto vicina a Cipro", ha aggiunto Juncker.
"Patto di stabilità non è stupido, funziona"
"Il patto si stabilità non è stupido, come diceva un mio predecessore" perché "le cifre lo dimostrano" e perché "abbiamo inserito gli elementi di flessibilità", ha poi affermato il presidente della Commissione europea, affermando che "nel 2009 il deficit medio era del 6,3%, ora la media è dell'1,9%". "E' la prova che il consolidamento progredisce".
"Ammiro sforzo Italia per accoglienza"
"La crisi dei rifugiati è importante perché è il motivo per cui la Ue si divide" e la Ue "non deve lasciare sole l'Italia, la Grecia o Malta" ovvero "i paesi in prima linea che la Ue deve assistere", ha quindi detto Juncker, aggiungendo: "Ammiro l'Italia, fa meglio della Grecia perché ogni giorno salva migliaia di vite" e "le navi di tutta Europa portano tutti in Sicilia e lasciano all'Italia il compito di nutrirli e ospitarli".
"Inaccettabile rifiutare musulmani"
La solidarietà nella ripartizione dei rifugiati tra i diversi ci "deve essere". "Alcuni paesi lo fanno, altri dicono di no perché sono cattolici e non vogliono musulmani. Questo è inaccettabile" perché non si tratta di musulmani ma di esseri umani, ha sottolineato Juncker aggiungendo che comunque se quei paesi "non possono fare la ripartizione, allora devono partecipare di più al rafforzamento della protezione delle frontiere esterne che va fatta entro fine ottobre".
"Senza flessibilità Italia aveva 19 mld in meno"
"Nel Patto di stabilità, che non deve essere un patto di flessibilità, abbiamo già introdotto molti elementi di flessibilità combattendo contro chi sapete" e senza i quali elementi "l'Italia quest'anno avrebbe potuto spendere 19 miliardi di meno", ha infine detto Juncker alla plenaria del Cese, ricordando anche che "abbiamo introdotto la clausola degli investimenti e l'Italia è l'unica che ne beneficia". "La flessibilità è per l'Italia ed ora l'Italia chiede più flessibilità - ha continuato Juncker - La flessibilità per l'Italia significa la possibilità di una spesa di 19 miliardi in più di quanto avrebbe potuto fare prima".