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ECONOMIA

Ecofin

Ue, Padoan: "Procedura di infrazione sarebbe un grosso problema"

La Brexit e l'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca hanno "cambiato il terreno di gioco"

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La conseguenza di un'eventuale procedura di infrazione da parte della Commissione Ue sui conti pubblici "sarebbe un grosso problema per l'Italia in termini di reputazione che abbiamo costruito in questi anni. Sarebbe un'inversione a U rispetto a quanto abbiamo fatto finora". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, all'uscita dell'Ecofin.

Ue non può continuare a fare finta di nulla, è stato un anno complicato
"Sicuramente molti di noi hanno auspicato che l'Europa prendesse atto del fatto che non si può continuare come se non fosse successo niente. Soprattutto in questo anno, complicato per molti Paesi", ha sottolinerato il ministro Padoan. Il terreno di gioco, dopo Brexit e dopo la vittoria di Trump, è cambiato, l'Europa deve prendere atto dei suoi successi ma anche delle nuove sfide. Questo è stato il tema che, al di là delle questioni specifiche, abbiamo condiviso in varie discussioni".

"Il nuovo contesto è complicato da decifrare, perché da parte degli Usa ci saranno stimoli espansivi, che fanno bene a tutti, ma anche cose molto preoccupanti. Si è discusso parecchio di questo ritorno al protezionismo che, se dovesse prendere piede, sarebbe un danno perché tutti sappiamo che l'integrazione commerciale è una potente fonte di crescita, di cui anche noi siamo beneficiari", ha concluso Padoan.

Misure terremoto indipendendti da risposta Ue
"La Commissione aspetta una risposta il primo febbraio e questa risposta arriverà", ma il Governo procederà con nuove "misure concrete" per il terremoto già dalla prossima settimana, "indipendentemente da come si risponderà alla richiesta della Commissione di effettuare un aggiustamento", ha detto il ministro dell'economia a Bruxelles.  "Sicuramente le spese ahimè necessarie per l'emergenza e per la ricostruzione saranno considerate, ci sarà un incremento delle spese, mi aspetto già delle misure concrete la prossima settimana da parte del Governo, questo indipendentemente da come si risponderà alla richiesta della Commissione di effettuare un aggiustamento", ha spiegato Padoan. Un concetto chiarito anche dal premier: "La lettera a Juncker di Gentiloni ricorda innanzitutto la tragedia e la continuità di questa tragedia e quindi il fatto che l'Italia spenderà quello che serve", ha detto il ministro.

Mps, nessuna riserva Ue
Quella del Monte dei Paschi di Siena "non è una situazione di salvataggio, ma una questione di ricapitalizzazione precauzionale. Non c'è una riserva della Commissione: ho visto che qualcuno su una testata, non mi ricordo quale, ha detto che ci sono dei problemi, ma non è assolutamente così. L'incontro con la Vestager è stato assolutamente positivo". Lo ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, rispondendo ai giornalisti oggi a Bruxelles al termine del Consiglio Ecofin. Ieri Padoan ha parlato della situazione di Mps con la commissaria Ue alla concorrenza, Margrethe Vestager, che sta seguendo la vicenda per assicurarsi che siano rispettate le regole europee sugli aiuti di Stato.  

Generali, stiamo guardando cosa succede
Il governo sta osservando la situazione sull'aumento della partecipazione di Intesa nelle assicurazioni generali, ma il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan esclude di essere a conoscenza di "contatti di circostanza. Ci sono operatori privati che si stanno guardando attorno e anche noi stiamo guardando cosa succede", ha detto il ministro al termine dell'Ecofin. 
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