Ue, Renzi: "Investimenti fuori dal patto di stabilità"

06 novembre 2014"Non ho mai detto che l'Unione Europea è un covo di burocrati. Ora, però, bisogna liberare gli investimenti dal patto di stabilità". Il premier Matteo Renzi - in visita agli stabilimenti Alcatel di Vimercate - torna sulle polemiche dei giorni scorsi con il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker. Al tempo stesso, sferza i vertici europei: "Se non si vogliono chiudere nel recinto dorato della burocrazia, dicano che tutto ciò che viene investito per produrre tecnologia e innovazione venga tolto dalle catene del Patto di stabilità. Dimostriamo che le aziende che fanno innovazione vengono aiutate".

Una richiesta chiara, che viene subito dopo la pubblicazione dei dati Ocse sulla crescita (numeri che danno l'Italia penultima nel G20). Dati che il premier definisce "tristi, ma incoraggianti". "Tristi perché indicano che l'Unione europea è un problema per la crescita dell'economia mondiale ma anche incoraggianti perché ci dicono che se l'eurozona cambia si può tornare a crescere Uno stimolo per L'Europa, al cambiamento", sottolinea il presidente del Consiglio. 

Il presidente del Consiglio insiste sui temi della crescita economica e annuncia "una cabina di regia per l'agenda digitale", definita "una delle priorità dell'azione di governo".