Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Ue-conferma-stime-di-crescita-per-Italia-ripresa-fragile-Rischi-da-banche-e-incertezza-politica-4109999c-a004-4ec8-a023-b0fe36e205a7.html | rainews/live/ | true
ECONOMIA

La pagella di Bruxelles

L'Ue conferma stime di crescita per l'Italia. Rischi da banche e incertezza politica

Il nuovo rapporto di previsione pubblicato dalla Commissione europea

Il commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici
Condividi
Arriva la pagella di Bruxelles per l'Italia. Positivo l'impegno del nostro Paese per la manovra correttiva. E viene rivista al rialzo la stima di crescita per il 2018. Ma la crescita del Pil dell'Italia nel 2017 e nel 2018 (+0,9% e +1,1%) è la più lenta di tutta la zona euro e di tutta la Ue. E i rischi alle prospettive economiche possono provenire da incertezza politica e dal "lento aggiustamento del settore bancario". Quanto ai conti pubblici, deficit e debito "si stabilizzeranno sostanzialmente", ma senza contare nuovi interventi, il deficit/pil strutturale (al netto delle misure una tantum e degli effetti del ciclo economico) continua a peggiorare.

"La crescita in Europa continua, anche se messa alla prova da incertezze. La crescita sarà positiva in tutti gli stati membri anche se disomogenea", ha dichiarato il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, presentando le previsioni economiche invernali della Commissione europea.

Le stime di crescita
La Commissione ha confermato la stima di crescita per l'Italia nel 2017 (+0,9%) ma ha rivisto leggermente al rialzo quella per l'anno scorso, +0,9% contro una precedente stima di +0,7%), e per il prossimo, +0,11% mentre in novembre prevedeva +1%. Le previsioni economiche pubblicate oggi dagli uffici della direzione Economia e Finanza del commissario Pierre Moscovici definiscono la crescita dell'Italia "stabile e modesta", ed evidenziano che è "sostenuta dai bassi tassi di interesse e da una domanda esterna più forte" mentre "le debolezze strutturali ostacolano una ripresa più forte" ed esistono "rischi al ribasso" a causa di "incertezza politica e lento aggiustamento del settore bancario".  

 "Debolezze strutturali frenano la ripresa in Italia"
In Italia la crescita economica "è supportata dai bassi tassi di interesse e dalla domanda estera più forte, ma permangono debolezze srutturali che frenano una ripresa più forte". Lo ha affermato il Commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, durante la conferenza stampa sulle previsioni economiche invernali.

"Impegno positivo sulla correzione dei conti"
La commissione Ue "prende nota positivamente dell'impegno preso dal governo per adottare misure di bilancio aggiuntive per un valore complessivo dello 0,2% del pil entro aprile 2017". Le misure aggiuntive, precisa poi Bruxelles, saranno però "prese in conto non appena saranno disponibili sufficienti dettagli" per valutarne l'impatto.

Sempre alta la disoccupazione
La Commissione europea ha rivisto leggermente al rialzo le stime sulla disoccupazione nazionale. Il tasso di disoccupazione è destinato a rimanere "sopra l'11% nell'orizzonte delle previsioni", e in particolare, dopo un 11,7% nel 2016 dovrebbe ridursi solo marginalmente all'11,6% quest'anno e all'11,4% nel 2018. In novembre, i tre dati erano rispettivamente stimati all'11,5%, 11,4% e 11,3%. "La creazione di posti di lavoro scenderà  rispetto al periodo 2015 2016, quando era stata sostenuta da una riduzione triennale dei contributi sociali". 

Peggiora la stima del debito
La Commissione europea ha rivisto leggermente in peggio le previsioni sui conti economici dell'Italia. Ora sul 2017 stima un rapporto deficit-Pil al 2,4 per cento, dopo il 2,3 per cento del 2016, e sul 2018 al 2,6%.

Lo scorso 9 novembre sempre l'Ue stimava il deficit-Pil al 2,4 per cento sul 2016 e sul 2017 e al 2,6 per cento sul 2018. Nelle nuove previsioni il debito-Pil è indicato al 132,8 per cento sul 2016, al 133,3 quest'anno per cento per poi limarsi al 133,2 per cento nel 2018. Tre mesi fa era stimato al 133 per cento del Pil sul 2016 e al 133,1 per cento su 2017 e 2018.

Infine il deficit strutturale di bilancio, voce cruciale nella valutazione da parte di Bruxelles delle regole del P0atto di stabilità e di crescita, è stimato all'1,6 per cento del Pil sul 2016 e atteso al 2 per cento sul 2017 e al 2,5 per cento nel 2018. Tre mesi fa era indicato rispettivamente all'1,6 per cento su 2016, 2,2 per cento sul 2017 e 2,4 per cento sul 2018. 
Condividi