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MONDO

Vertice Consiglio europeo

Ue, la nuova bozza Van Rompuy: "Miglior uso" sostituisce "buon uso" della flessibilità"

Dopo le lunghe trattative della notte arriva una nuova versione dell'agenda Van Rompuy. Gli "sherpa" dei 28 Paesi dell'Ue hanno lavorato per "esplicitare in modo più chiaro" una maggiore flessibilità

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"Fare il miglior uso della flessibilità" già contenuta nelle regole esistenti del Patto di Stabilità e crescita. È questo il testo della nuova bozza dell'agenda Van Rompuy, uscita dal lavoro notturno degli "sherpa" dei 28 Paesi dell'Ue che hanno lavorato per "esplicitare in modo più chiaro" una maggiore flessibilità.

Nel documento precedente si parlava di "buon uso" della flessibilità già prevista dal Patto, mentre nella prima versione di "pieno uso" fino all'elaborazione finale "miglior uso". Una nuova versione che va incontro alle richieste del governo italiano che aveva chiesto appunto maggior precisione sul tema della flessibilità e su politiche orientate alla crescita.

"Rispettiamo il Patto di Stabilità e crescita"
Viene poi precisato l'impegno dei 28 a "rispettare il Patto di Stabilità e crescita". Si legge "Tutte le nostre economie devono continuare a perseguire le riforme strutturali. Molto chiaramente, la nostra forza comune dipende dal successo di ognuno dei nostri paesi. Questa è la ragione per cui l'Unione ha bisogno di passi avanti coraggiosi per favorire la crescita, aumentare gli investimenti, creare di più e migliori posti di lavoro e incoraggiare le riforme per la competitività. Questo - si legge ancora nel documento - richiede anche di fare il miglior uso della flessibilità che è contenuta nelle regole esistenti del Patto di stabilità e crescita".

Frontex
Nel capitolo che riguarda le politiche di immigrazione viene definito che l'Agenzia Europea Frontex, "strumento di solidarietà europea nella gestione dei confini", deve "rafforzare la sua assistenza operativa, soprattutto per sostenere gli Stati Ue sottoposti ad una forte pressione ai confini esterni". 

Scompare reciprocità su asilo
Dalla bozza scompare il"mutuo riconoscimento" delle decisioni sull'asilo, punto fortemente voluto dall'Italia. Se nella prima veniva indicata come "nuovo passo futuro", già nella seconda, sotto pressioni dei Paesi nord Ue, era diventata una possibilità "da esplorare". 
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