MONDO
Emergenza migranti
Una nuova barriera tra Slovenia e Croazia. Attesa per il vertice Ue: c'è una bozza d'intesa
Ancora tensione nei Balcani. L'Unione europea pensa a multe o ad un rinvio per chi non accetta le quote. Fonti comunitarie: dall'Italia 4mila profughi andranno in Germania e tremila in Francia
Vertice straordinario
L'Europa, nel vertice straordinario dei ministri dell'Interno di martedì 22 settembre, cerca un accordo sulla redistribuzione delle migliaia di profughi che arrivano alle frontiere esterne di Schengen. Due le ipotesi sul campo nei confronti degli Stati membri che non acconsentono a ricollocare i profughi: o una multa di 6.500 euro a profugo, fino a un massimo del 30 per cento del totale della quota da ricollocare, o la possibilità di ritardare di sei mesi i ricollocamenti, su richiesta.
La bozza
Nella bozza è inserito il numero totale dei 120mila profughi da ricollocare, e in due allegati il numero attribuito a ogni Stato, che sarà ridistribuito da Italia e Grecia. Del totale di 15.600 dall'Italia, 4027 vanno in Germania e 3064 in Francia. Per lo Stato membro che si trova in difficoltà a ricollocare i profughi, gli ambasciatori dei 28 (Coreper) stanno facendo prevalere l'opzione temporale a quella finanziaria. Rispetto al pagamento di 6.500 euro a profugo, fino ad un massimo del 30 per cento del numero totale che ciascun Paese dovrà ricollocare, si sta facendo largo la possibilità di ritardare i ricollocamenti - per chi ne farà richiesta - di sei mesi. Lo si apprende da fonti diplomatiche. Oltre a Francia e Germania, anche l'Italia è contraria al pagamento.
L'appello dell'Onu
Secondo l'Alto Commissariato Onu per i rifugiati, il Consiglio europeo di mercoledì è "l'ultima possibilità per l'Europa di dare una risposta coerente e solidale" alla crisi. Il Consiglio europeo potrebbe prendere in considerazione anche di assistere i Paesi vicini alla Siria (Turchia, Libano e Giordania) che non possono più permettersi di mantenere i campi, affollati da milioni di rifugiati.
L'esodo non si ferma
Intanto un'altra marcia di migranti che cercavano di raggiungere l'Europa a piedi dalla Turchia è stata bloccata stamane proprio fuori da Istanbul: circa 700 persone, in gran parte siriane tra le quali anche donne e bambini, si erano messe in marcia a piedi dal centro di Istanbul verso Edirne, distante 250km, alla frontiera greco-turca.