POLITICA
ddl cirinnà
Unioni civili, Zanda chiede riunione capigruppo per valutare rinvio: "Serve lavoro di riflessione".
Il capogruppo del Pd Luigi Zanda ha chiesto subito il rinvio di qualche giorno perché l'intenzione del suo partito è quella di arrivare ad "una buona legge" pertanto serve tempo per riannodare dei "fili politici" che si sono sciolti dopo lo "strappo" di ieri del M5S che ha detto no all'emendamento Marcucci. M5S contrari a rinvio e scoppia la bagarre . Grasso convoca la Conferenza dei Capigruppo . Cirinnà: "Ho sbagliato a fidarmi del M5S. Pagherò"
Zanda si è rivolto al presidente Grasso chiedendo la convocazione della conferenza dei capigruppo per definire un nuovo iter di lavori d'aula sul ddl Cirinnà, motivando la richiesta con la necessità di "un lavoro di riflessione per individuare i percorsi che possano consentire di proseguire in modo anche ordinato i lavori dell'aula" e "consentire così di raggiungere il traguardo che ci siamo posti.
"Noi pensiamo, il Pd continua a pensare, che in questa legislatura sia possibile ed anzi necessario fare una buona legge sulle unioni civili e pensiamo che questo traguardo sia alla portata, ma ieri abbiamo registrato un fatto politico nuovo: un gruppo, che per manifestazione di volontà avevamo visto favorevole al ddl, ieri improvvisamente ha cambiato opinione e questo muta i passaggi d'aula che ci aspettiamo per il prossimo futuro - ha detto Zanda -. Pensiamo quindi necessario, per chi vuole questa legge e noi la vogliamo fortemente, un lavoro di riflessione anche per riannodare i fili politici e per poter proseguire in modo anche ordinato i lavori dell'Aula e per questo chiedo che si possa riunire subito una conferenza dei capigruppo".
"Diciamo No a un rinvio della legge. Si discuta ora e seriamente. Si rinviino gli emendamenti farlocchi dei bigotti finti cattolici della destra". Lo dice nell'Aula del Senato Nunzia Catalfo di M5S, secondo cui "non si possono barattare i diritti con la democrazia, che va rispettata con emendamenti che non siano ridicoli ma entrino nel merito e consentano al Parlamento di discutere in maniera seria". Ed è bagarre in Aula dopo l'intervento della capogruppo 5 Stelle. Dai banchi della maggioranza, ma anche di centrodestra, si levano le proteste contro le parole della senatrice grillina, mentre i colleghi pentastellati rispondono a tono. Tanto che il presidente Grasso è costretto più volte a richiamare i senatori all'ordine. Volano parole grosse, anche insulti. Sfiorata la rissa tra M5S e ex del movimento. Intervengono i questori.
"Io chiedo che si ritiri l'emendamento Marcucci e poi si convochi la capigruppo". Afferma il senatore della Lega Roberto Calderoli. Per Romani (FI): ok se Capigruppo è per rivedere merito. Favorevole a un rinvio Renato Schifani di AP: "Condivido la richiesta di una capigruppo per un rinvio, per ripristinare una serie di situazioni e di rapporti politici", mentre Gaetano Quagliariello del Movimento Idea-Ga chiede che "si torni in Commissione".
Quindi Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha convocato la Conferenza dei capigruppo come richiesto dal presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda. Alla richiesta, ha sottolineato Grasso rendendo nota la sua decisione, "hanno aderito anche altri capigruppo".
"Lo so che ho sbagliato a fidarmi del Movimento 5 Stelle e pagherò per questo. Mi prendo la mia responsabilità politica di essermi fidata di loro. Concluderò la mia carriera politica con questo scivolone. Ne prendo atto". Ha commentato la relatrice del ddl Unioni civili, Monica Ciorinnà, conversando con i cronisti nel Transatlantico di Palazzo Madama.