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POLITICA

Palazzo Madama

Unioni civili: dal gruppo Pd al Senato ok unanime all'impianto del ddl Cirinnà

Il capogruppo Dem Zanda al gruppo Pd: "Ce ne infischiamo del voto segreto, il Pd discute alla luce del sole". Cirinnà: "Al Family Day non ci sia rabbia. Mediare? Un diritto c'è o non c'è". Il ministro Alfano: "Già messo in conto un referendum abrogativo"

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Il gruppo Pd a Palazzo Madama ha approvato all'unanimità - nessun voto contrario e nessun astenuto - l'impianto del ddl unioni civili. Nell'assemblea, in merito alla votazione, era stata già annunciata l'eccezione della libertà di coscienza su alcuni emendamenti, come quelli sulla stepchild adoption.

Zanda: ce ne infischiamo del voto segreto
"Ce ne infischiamo del voto segreto. Il Pd esprime le proprie opinioni, anche diverse, alla luce del sole" ha detto Luigi Zanda al gruppo Pd. "La prossima settimana diremo quali saranno gli emendamenti per i quali ci sara' liberta' voto", ha spiegato il capogruppo Dem al Senato.

Cirinnà: sento il peso della felicità altrui
"La sera, fino a tardi, mi arrivano messaggi pieni di aspettative: 'Monica, non mollare; Monica sei la nostra speranza; Monica voglio vivere qui, nel mio Paese, non voglio sposarmi in Inghilterra o in Spagna'. Sento un peso enorme, quello della felicità degli altri, una felicità che io ho già", con "la mia famiglia allargata. Ecco: vorrei che anche gli altri, le persone ora discriminate, possano vivere la loro felicità". Lo dice - in un'intervista a Repubblica - la senatrice del Pd Monica Cirinnà, firmataria del ddl sulle unioni civili, e che porta il suo nome. Che effetto fa impersonificarsi con una legge? "Non è una bella sensazione", dice, "in Parlamento mi spendo per chi non ha diritti ma la personalizzazione è sempre sbagliata". Il Family day di sabato? "Sarà una bella festa. L'importante è che non ci sia rabbia".

Alfano: messo in conto un referendum abrogativo
"Un referendum abrogativo nel caso passasse la legge Cirinna'? L'ho messo in conto". Lo afferma, in un'intervista a Radio Capital, il ministro dell'Interno Angelino Alfano. "Penso che a fronte di una così difficile decisione parlamentare, se davvero la legge fosse precepita come un punto di eccesso, in una direzione o nell'altra, potrebbe essere una scelta razionale affidarsi al popolo. Ma è un fatto di domani: per l'oggi c'è una partita parlamentare che può condurre a una direzione di buon senso, che non prevede l'equiparazione al matrimonio e l'apertura alle adozioni".
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