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ECONOMIA

L'Upb non valida il Def: stime Pil troppo ottimistiche. Di Maio-Salvini: "Avanti lo stesso"

"Disallineamenti diffusi tra quadro Nota e previsori" dice l'Ufficio parlamentare di bilancio, "in Nota al Def maggiore spesa interessi per 17 miliardi". Di Maio e Salvini: ascoltiamo tutti ma gli italiani ci chiedono di tirare dritto.  Tria risponderà domani in Parlamento 

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L'Ufficio parlamentare di bilancio non valida le previsioni macroeconomiche 2019 contenute nel quadro programmatico della Nota al Def, giudicando che "i significativi e diffusi disallineamenti relativi alle principali variabili del quadro programmatico rispetto alle stime elaborate dal panel dei previsori rendono eccessivamente ottimistica la previsione di crescita sia del Pil reale (1,5%) sia di quello nominale (3,1%), variabile quest'ultima cruciale per la dinamica degli aggregati di finanza pubblica". Lo ha sottolineato il presidente, Giuseppe Pisauro, in audizione alle Commissioni Bilancio.

In Nota al Def maggiore spesa interessi per 17 miliardi
Il nuovo deficit programmatico della Nota di aggiornamento al Def 2018 "incorpora una maggiore spesa per interessi rispetto alle previsioni tendenziali dovuto all'aumento dello spread con gli altri paesi della Ue registrato nei mesi recenti che, tra il 2018 e il 2021, raggiunge complessivamente i 17 miliardi (0,9 punti percentuali di Pil)" spiega Pisauro.

"Deviazione saldo per Ue può essere "grave""
"Il deterioramento del saldo strutturale di 0,8 punti percentuali di Pil, a fronte dello stesso aggiustamento richiesto (0,6 punti percentuali) comporta una deviazione significativa della regola sul saldo strutturale in termini sia annuali sia in media su due anni", e l'Europa "potrebbe considerare 'particolarmente grave' il mancato rispetto delle regole del Patto". afferma ancora l'Ufficio parlamentare di Bilancio.

"Le previsioni - aggiunge l'Upb - implicano una deviazione significativa anche per la regola della spesa. Considerate entrambe le deviazioni è previsto che la Commissione conduca una valutazione complessiva per stabilire se sia stata rispettata la parte preventiva del Patto di stabilità e crescita: nel caso lo sforzo di bilancio indicato per il 2019 nella Nadef fosse confermato nel Documento programmatico di bilancio e se tale sforzo fosse giudicato dalla Commissione europea 'chiaramente' al di sotto di quanto raccomandato dal Consiglio nel luglio scorso - avverte l'Ufficio parlamentare-, essa potrebbe considerare come 'particolarmente grave' il mancato rispetto delle regole del Patto".

Tria risponderà domani in Parlamento
Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, risponderà domani in Parlamento ai rilievi mossi dall'Ufficio parlamentare di bilancio. L'inquilino di via XX settembre si presenterà alle Camere prima di partire per Bali dove è atteso per partecipare all'assemblea annuale del Fondo monetario internazionale.

Di Maio-Salvini: Upb? Cambiare sarebbe tradire i cittadini
La bocciatura del Def da parte dell'ufficio parlamentare di bilancio? "Ascoltiamo tutti, ma gli italiani ci chiedono di tirare dritto". Così risponde Matteo Salvini a margine del vertice di governo di questa sera. "Cambiare" l'impostazione della manovra "sarebbe tradire i cittadini", afferma il leader M5s Luigi Di Maio. Lo spread a 400? "Non accadrà" afferma ancora Salvini, "non ci poniamo il problema di qualche speculatore. Andiamo avanti - ribadisce - non abbiamo nessuna intenzione di fare nessun regalo a chi vuole un'Italia in ginocchio quindi tiriamo tranquillamente e orgogliosamente dritto".



 

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