Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Usa-2016-Bloomberg-Potrei-correre-per-la-Casa-Bianca-primarie-nel-New-Hampshire-0fdd2385-887e-4651-81e2-fd03bb65b215.html | rainews/live/ | true
MONDO

Primarie

Usa 2016, Irrompe Bloomberg: "Potrei correre per la Casa Bianca". Oggi le primarie nel New Hampshire

Inizia il secondo turno delle primarie di partito che vede oggi alle urne gli elettori del New Hampshire. La piccola comunità di Dixville Notch, dove le urne come da tradizione hanno aperto a mezzanote, ha già partecipato alla consultazione, mentre nelle altri parti dello Stato i seggi apriranno alle 6 del mattino 

Bloomberg (getty)
Condividi
Le voci fatte circolare qualche settimana fa dal New York Times, che citava persone molto vicine all'ex sindaco di New York, Michael Bloomberg, sembrano ora avere una conferma. In un'intervista al Financial Times, infatti, il miliardario americano ha detto di "valutare tutte le possibilità". Un modo indiretto per dire che sì, tra le opzioni ci potrebbe essere anche quella di una candidatura per la Casa Bianca. Una candidatura che arriverebbe perché gli elettori americani "si meritano molto di più", e perché "il livello del discorso e le discussioni sono banali e un oltraggio agli elettori".

Il suo commento arriva dopo un articolo del New York Times, in cui si sosteneva che Bloomberg avrebbe potuto investire almeno 1 miliardo di dollari - della sua fortuna di 39 miliardi di dollari - per candidarsi come indipendente. Il miliardario avrebbe già commissionato sondaggi e chiesto pareri a diversi esperti.

Ma quella del Financial Times è la prima conferma diretta di Bloomberg che già in passato aveva preso in considerazione la possibilità di candidarsi alla presidenza degli Stati Uniti. A preoccupare Bloomberg - continua il Financial Times - è lo strapotere di Donald Trump e della sua campagna populista che sta dominando il confronto tra i repubblicani.

Dall'altra c'è invece Bernie Sanders, il candidato liberal che si è autodefinito "socialista", che invece sta erodendo terreno alla più moderata Hillary Clinton. Il suo eventuale ingresso cambierebbe completamente la corsa alla Casa Bianca che fino a questo momento, dice il giornale, è stata polarizzata dalle mosse di Trump e di Sanders.

Molti esperti credono che l'ingresso di Bloomberg potrebbe essere un bene per i repubblicani: le sue posizioni liberal in tema di armi e di ambiente potrebbero rubare consensi ai democratici. Secondo un sondaggio in Iowa solo l'8% dei repubblicani voterebbe per Bloomberg, mentre lo farebbe il 17% dei democratici. Detto questo Bloomberg dovrebbe sciogliere la riserva entro il prossimo marzo, quando ancora la situazione potrebbe essere molto confusa. Questo perché per quella data la competizione tra Clinton e Sanders potrebbe essere ancora aperta e il miliardario di New York valuta un possibile ingresso in caso di una vittoria di Sanders.

Il candidato liberal ha commentato in modo negativo un ingresso nell'arena dell'ex sindaco di New York: confermerebbe che gli Stati Uniti si stanno spostando da una democrazia a una oligarchia, ha detto senza mezzi termini. Infine mentre alcuni analisti sostengono che un indipendente farebbe molta fatica all'interno di un sistema che favorisce i politici dei due partiti dominanti, questo inizio di campagna elettorale ha mostrato come possano esserci sorprese infinite.

Un anno fa la maggior parte degli analisti sosteneva che Clinton avrebbe affrontato o il governatore del Wisconsin, Scott Walker, che si è già ritirato dalla corsa, o l'ex governatore della Florida, Jeb Bush, che sta faticando non poco. E le primarie nel New Hampshire potrebbero essere un segno importante per decidere se continuare oppure fermare la sua campagna.

Al via le primarie nel New Hampshire
Inizia il secondo turno delle primarie di partito che vede oggi alle urne gli elettori del New Hampshire. Come è tradizione, le primarie sono scattate a mezzanotte nella piccola comunità di Dixville Notch. Appena nove persone hanno partecipato alla consultazione per scegliere i candidati alle presidenziali americane: per i democratici il senatore del Vermont Bernie Sanders ha vinto 4 a 0 contro l'ex segretario di Stato Hillary Clinton, mentre per i repubblicani il governatore dell'Ohio John Kasich ha battuto il miliardario Donald Trump 3 a 2, riferisce il Washington Times.

E' dal 1960, che Dixville Notch parte per primo alle primarie, in un voto che alcuni considerano un indicatore del risultato più generale dello Stato, dove i seggi apriranno alle 6 del mattino. La consultazione durerà fino alle 19 o le 20, a seconda delle diverse comunità. Diversamente dai caucus dell'Iowa, sorta di assemblee pubbliche che il primo febbraio hanno dato inizio alla corsa dei candidati, nel New Hampshire vi sono vere e proprie primarie con voto segreto in 307 seggi. Inoltre, qui la consultazione è organizzata dallo Stato e non dai partiti. Possono partecipare tutti i cittadini registrati come elettori.

Il primo round nell'Iowa
Il primo round dell'Iowa è stato vinto dal senatore texano Ted Cruz per i repubblicani e da Hillary Clinton per i democratici, che ha superato Sanders di un soffio. Secondo i sondaggi, in New Hampshire il senatore del Vermont è ampiamente in testa rispetto all'ex first lady, mentre fra i repubblicani il favorito è Trump, che era secondo in Iowa. Molti altri repubblicani sperano in quest'appuntamento per riposizionarsi e praticamente tutti hanno fatto campagna in questo Stato fino all'ultimo.

Se Cruz spera di consolidare la sua posizione, molti occhi sono puntati sul senatore della Florida Marco Rubio uscito terzo in Iowa e considerato un possibile candidato emergente meno controverso di Trump e Cruz. Rubio non è però uscito molto bene dall'ultimo dibattito televisivo fra i repubblicani, dove invece hanno fatto miglior figura il governatore del New Jersey Chris Christie, quello dell'Ohio John Kasich e l'ex governatore della Florida Jeb Bush. Tutti e tre hanno investito molto nella campagna in New Hampshire e sperano di uscire rafforzati da questo appuntamento.
Condividi