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MONDO

Verso le presidenziali 2016

Usa, Trump: "Rifugiati faranno attentati in stile 11 settembre "

"Hanno con sé telefonini con sopra la bandiera dell’Isis. Chi paga per il loro abbonamento?” dichiara il candidato repubblicano alla Casa Bianca, che critica anche il premier inglese Cameron e il sindaco di Londra Khan, prevedendo "rapporti non buoni con Londra"

Donald Trump
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I rifugiati in arrivo dalle zone di guerra potrebbero compiere un attacco terroristico negli Stati Uniti paragonabile all’11 settembre. Lo ha detto Donald Trump in un’intervista radiofonica ripresa dal sito Buzzfeed News. “Ci saranno attacchi inimmaginabili – ha affermato il tycoon – compiuti da quelle persone che stanno entrando adesso nel Paese”.  Trump  ha spiegato di non avere dubbi, anche perché “ i rifugiati che arrivano hanno con sé telefonini con sopra la bandiera dell’Isis. Chi paga per il loro abbonamento?”.  
Il magnate, inoltre, ha previsto l'impossibilità di avere “rapporti molto buoni” con il premier britannico, David Cameron, che nelle scorse settimane aveva definito “stupida, divisiva e sbagliata” la sua proposta di vietare ai musulmani l’ingresso negli Stati Uniti. 

“No buoni rapporti con Londra”
Il candidato repubblicano alla Casa Bianca, intervenendo stamattina al programma della rete televisiva ITV 'Good Morning Britain', ha promesso che non dimenticherà  le parole del sindaco di Londra, Sadiq Khan, che appena eletto lo aveva definito "ignorante": "Ricorderò queste affermazioni", ha detto il milionario newyorchese. "Non mi conosce, non mi ha mai incontrato, non sa nulla di chi sono. Penso che si tratti di affermazioni molto dure e francamente sappia che ricorderò queste parole. Sono affermazioni molto volgari". Ciò potrebbe influenzare le future relazioni tra i due Paesi, nel caso Trump approdi alla Casa Bianca: “Spero di avere una buona relazione, ma pare che non sia neppure interessato a questo". Trump infine non ha risparmiato critiche al presidente uscente Barack Obama: “Non credo di essere una persona divisiva: sono uno che unisce al contrario del nostro presidente attuale".
 
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