MONDO
I dati come "una forma di resistenza"
Usa, Anonymous rivela nomi di 1.000 simpatizzanti del Ku Klux Klan
Svelati i nomi di 1.000 membri di presunti simpatizzanti del Ku Klux Klan. Pubblicazione motivata con la minaccia mossa dai suprematisti di ricorrere alla "forza letale" contro quanti sono scesi in strada per protestare contro la mancata incriminazione del poliziotto bianco che uccise il giovane afroamericano Michael Brown a Ferguson, in Missouri
Lo stesso Anonymous partecitò alle proteste scoppiate nel novembre 2014 contro la decisione delle autorità giudiziarie. Anonymous ha definito i dati "una forma di resistenza" contro la violenza di matrice razzista. La lista comprende account sui social media di persone che si sono unite o hanno cliccato "mi piace" a gruppi legati al KKK su Facebook e Google+; su molti di questi profili campeggiano immagini o slogan razzisti. Anonymous ha tenuto a sottolineare di aver usato l'intelligenza umana e non l'hackeraggio per redigere la lista.
"Questo significa che gli individui su questa lista sono stati spesso identificati ricorrendo a fonti umane di informazione attraverso metodi aperti (interviste con fonti esperte) o coperti (spionaggio digitale/ingegneria sociale)", si legge nel comunicato che accompagna la lista, citato dalla Bbc. Già lo scorso anno, Anonymous aveva preso il controllo dell'account Twitter del KKK, sostituendolo con il proprio logo. E anche in quella occasione avevano rivelato alcuni nomi di membri dell'organizzazione di estrema destra.