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MONDO

La premier britannica parla ai parlamentari repubblicani a Philadelphia

Theresa May con Trump: "Insieme guideremo il mondo". Ma avverte: "Attento a Putin"

Oggi May sarà il primo leader straniero a incontrare Trump dopo l'insediamento alla Casa bianca. Sul tavolo, il commercio con gli Usa dopo che Londra sarà fuori dall'Ue

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Il primo ministro Theresa May, nel suo discorso ai parlamentari repubblicani Usa a Philadelphia, ha ammonito gli alleati degli Stati uniti e di Londra che devono "impegnarsi" e svolgere il loro ruolo per la sicurezza globale. Ma il capo del governo di Sua Maestà ha anche avvertito il presidente americano Donald Trump, padrone di casa, di stare attento al leader russo Vladimir Putin.

May ha suscitato diverse standing ovation, ribadendo l'impegno alla "special relationship", il rapporto privilegiato, tra Gran Bretagna e Stati uniti. Ma, pur affiancandosi a Trump nelle critiche agli alleati nella Nato, ha tuttavia avvertito che muoversi troppo verso Putin, per il quale Trump non ha nascosto l'ammirazione, potrebbe essere pericoloso. Washington, ha sostenuto, deve "fare attenzione".

Oggi May sarà il primo leader straniero a incontrare Trump dopo l'insediamento alla Casa bianca della scorsa settimana. L'incontro viene in un momento particolare, perché la Gran Bretagna è in manovra per realizzare la Brexit. Per questo, alla Casa bianca la premier discuterà con Trump del commercio dopo che Londra sarà fuori dall'Ue.

Il secondo premier donna della Gran Bretagna ha in realtà poco in comune con il miliardario americano, che tende ad andare spesso fuori dalle righe. Ma May ha espresso fiducia nell'impegno di Trump verso la "special relationtip" Usa-Gb e ha detto ai reporter sull'aereo che la portava negli Usa che "spesso gli opposti si attraggono".

A Philadelphia May ha incontrato i leader repubblicani, tra i quali lo speaker Paul Ryan, ed è diventato il primo capo di governo straniero ad arringare la riunione di quel partito.

Nel discorso ha fatto eco alle dichiarazioni trumpiane secondo le quali gli Usa non dovrebbero pagare per la difesa del mondo. E ha ammonito gli alleati: "Non dovrebbero minare le alleanze che ci fanno forti non crescendo e non facendo la loro parte". Tuttavia, pur sostenendo la necessità di riformare la Nato e le istituzioni internazionali come le Nazioni unite, May ha detto che queste organizzazioni sono crucali per incoraggiare la cooperazione contro le minacce globali come il terrorismo e il cambiamento climatico.

May ha inoltre ricordato Margaret Tatcher, la prima premier donna britannica, e il suo rapporto speciale con l'allora presidente Usa Ronald Reagan. E ha detto: "Noi, i nostri due paesi assieme, abbiamo una responsabilità congiunta di metterci alla guida. Perché quando gli altri fanno marcia avanti e noi marcia indietro, è male per l'America, per la Gran Bretagna e per il mondo".

Ma questa responsabilità non sarà esercitata con strumenti usati in passato. "I giorni nei quali Gran Bretagna e America intervenivano negli stati sovrani in un tentativo di riplasmare il mondo a nostra immagine sono finiti", ha assicurato. "Ma - ha puntualizzato - neanche noi possiamo permetterci di star fermi quando la minaccia è reale e quando è nei nostri interessi intervenire. Dobbiamo essere forti, furbi e testardi".

May ha comunque difeso l'accordo nucleare iraniano, pur ammettendo che deve essere "controllato molto accuratamente e rigorosamente".
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