MONDO
Usa
Russiagate: arrestato Roger Stone, ex consigliere di Trump
Contestati sette reati, tra cui quelli di intralcio alla giustizia, falsa testimonianza e subornazione di testimone nell'ambito della vicenda Wikileaks. Sanders: niente a che fare con la Casa Bianca
Le menzogne
Stone è finito nelle indagini per il suo presunto ruolo nella pubblicazione su WikiLeaks, durante la campagna elettorale, di e-mail rubate a esponenti del partito democratico. Stone avrebbe mentito durante la testimonianza davanti alla commissione Intelligence della Camera nel settembre 2017, quando negò di avere e-mail o messaggi utili alle indagini. Al contrario, aveva "numerosi" messaggi ed e-mail del 2016 in cui discuteva delle informazioni in mano a WikiLeaks. Nelle 24 pagine di accusa, c'è scritto inoltre che Stone discusse dei suoi sforzi per entrare in contatto con Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks.
La Casa Bianca: Trump non c'entra
La Casa Bianca ha preso imediatamente le distanze da Roger Stone. Sarah Sanders, portavoce della Casa Bianca, è comparsa sugli schermi di Cnn (emittente spesso criticata dal leader Usa) per dire che le accuse mosse contro Stone - tra cui intralcio alla giustizia, falsa testimonianza e subornazione di testimone - "non hanno nulla a che fare con il presidente e certamente nulla a che fare con la Casa Bianca". Sanders ha anche detto che non aveva saputo in anticipo dell'arresto di Stone e si è rifiutata di rispondere a domande volte a capire se Trump aveva istruito un funzionario di alto livello della sua campagna a contattare Stone in merito a WikiLeaks.
Trump: criminali trattai meglio
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, non ha gradito l'enfasi con cui è stato fermato il suo ex consigliere, Roger Stone. "E' la più grande caccia alle streghe nella storia del nostro Paese! I trafficanti di droga e di esseri umani sono trattati meglio. Chi ha avvisato la Cnn per essere lì (durante l'arresto, ndr)?", ha twittato il capo della Casa Bianca.